sabato 25 aprile 2020

Il 25 aprile “anticomunista” di Mattia Feltri...miserabile omuncolo!

Il 25 aprile “anticomunista” di Mattia Feltri



Nella foto in evidenza la firma del testo della Costituzione da parte di Enrico De Nicola, capo provvisorio dello Stato eletto dall’Assemblea Costituente, del capo del governo Alcide De Gasperi e di Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea Costituente, comunista, parlamentare del Pci per 9 legislature, dal 1948 al 1983.
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Ci sono modi diversi di presentarsi e dare un’impronta al proprio lavoro. Mattia Feltri, appena nominato direttore dell’Huffington Post incaricato di scrivere l’editoriale del 25 aprile, offre questa perla di ricostruzione storica:
La nostra Costituzione, scritta da tutti i partiti antifascisti, compreso il Partito comunista, è una Costituzione antifascista e, nella prassi, diventa una Costituzione anticomunista (corsivo nostro) proprio perché conduce l’Italia nel mondo libero e democratico”.
Le avevamo sentite tutte: la Costituzione respira troppo di socialismo e quindi va cambiata, il 25 aprile è divisivo e quindi va cambiato, l’Italia ha bisogno di recuperare le ragioni dei vinti della Seconda guerra mondiale (cioè i fascisti e i nazisti) e quindi le festività vanno cambiate.
Poi, all’improvviso, arriva un angelo pacificatore che per convincere la parte a cui in fondo è più affine, cioè il centrodestra, che il 25 aprile va rispettato e in parte anche amato – del resto, come si fa a fare il primo editoriale politico su un giornale che fu del gruppo l’Espresso attaccando il 25 aprile? – cerca di convincere che, “dai, in fondo li abbiamo fregati quei tonti di comunisti”. Abbiamo fatto credere, a quegli allocchi di Togliatti, Terracini, Longo, Pajetta, Jotti, che la Costituzione l’hanno sì scritta loro ma poi ce la siamo fatta consegnare e l’abbiamo trasformata nella bibbia dell’anticomunismo. E per non destare sospetti, lo abbiamo fatto “nella prassi”, senza dare nell’occhio, così, un po’ alla volta. Furbi....!-----

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