“Audit” è il termine tecnico che si traduce “revisione dei conti”: ed è un concetto contabile. Ci sono revisori dei conti indipendenti (più o meno) a cui le imprese quotate si rivolgono per farseli controllare, onde assicurare gli investitori che non stanno facendo trucchi sporchi.
Ora, in California, il notiziario della California meridionale KUSI ha lanciato l’allarme ed ha richiesto un audit delle statistiche COVID nella loro regione …
“- I casi di COVID-19 continuano ad aumentare in tutta la California e qui nella contea di San Diego, ma i casi di influenza rimangono estremamente bassi rispetto agli anni precedenti.
Siamo in piena stagione influenzale, ma i dati della contea di San Diego per le infezioni influenzali mostrano solo 36 casi segnalati finora quest’anno. domando: “In un anno tipico ne registriamo in media oltre 17.073!”.
Il movente della richiesta è questo:
“Quando si usano una serie di numeri come quelli comunicati su COVID come motivo per chiudere ogni attività economica e privare de i mezzi di sussistenza le persone, allora dobbiamo davvero guardare da vicino cosa significano veramente quei numeri e se quei numeri ci stanno dando l’immagine giusta. “
I casi di influenza stagionale registrati sono letteralmente precipitati del 98% in tutto il mondo. A dirlo non è un sito complottista ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La portavoce dell’OMS, la dott.ssa Sylvie Briand , ha affermato durante un briefing con la stampa che “letteralmente non c’era quasi nessuna influenza nell’emisfero meridionale” del pianeta Terra nel 2020, senza dare ulteriori spiegazioni.
“L’atto di scomparsa è iniziato quando il Covid-19 è arrivato verso la fine della nostra stagione influenzale a marzo. E la rapidità con cui i tassi sono precipitati può essere osservata nei dati di “sorveglianza” raccolti dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) “, ha riferito il Daily Mail del Regno Unito.
Vediamo come finirà la richiesta.
Un audit anche all’euro-oligarchia che tiene segreto tutto
In Europa occorrerebbe un audit in senso strettamente contabile: quanto ha speso la UE per i vaccini? E perché tutta la faccenda è per nulla trasparente? Perché il prezzo di una singola dose è mantenuto segreto e sottratto all’opinione pubblica? E perché le Case farma non dicono come ottengono il vaccino a RNA ricombinante?
“Il segreto industriale ha la sua legittimità in tempi normali”, ha dichiarato Bernard Bégaud, docente di Farmacologia all’Università di Bordeaux. “Ma quando si tratta di salute pubblica, e per di più una crisi sanitaria di questa portata, la trasparenza deve essere essenziale nell’interesse stesso del successo della campagna di vaccinazione . La mancanza di trasparenza aumenta le resistenze a farsi vaccinare dei dubbiosi”.
Si noti come l’emergenza viene citata come motivo per togliere le libertà costituzionali alle persone comuni, dalla li8bertà di circolazione al diritto di scelta sanitaria, censurare le informazioni, privare i medici “negazionisti” del lavoro e dello stipendio – mentre resiste un solo diritto: il segreto industriale per le multinazionali del farmaco.
L ‘”ossessione di questi industriali” per la segretezza nella negoziazione di accordi raggiunti con la Commissione, finisce per “creare la voce di appropriazione indebita occulta”. In definitiva, questo “danneggia il numero di vaccinati” aggiunge il professore, che ha presieduto quattordici anni la Commissione francese + sulle sperimentazioni cliniche dell’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) “.
Dubbi alimentati da vari casi clamorosi, e taciati dai media. Come il farmaco contro l’epatite C, sofosbuvir di Gilead.: il costo di produzione di questo farmaco contro l’epatite C è stato stimato in circa $ 100 e venduto per oltre $ 42.000 in Francia.
In realtà, il 17 dicembre, la Segretaria di Stato belga per il bilancio, Eva De Bleeker, ha rivelato senza autorizzazione e inavvertitamente Twitter i prezzi di ciascun vaccino prodotto dai principali laboratori AstraZeneca, Johnson & Johnson, Sanofi-GSK, CureVac, Pfizer-BioNTech e Moderna.
Il punto è che il ministro ha cancellato precipitosamente il tweet, e peggio, la Commissione Europea, negoziatrice dei prezzi con le Case, ha dichiarato di “non confermare i prezzi”, e invece ha ricordato l’esistenza di “clausole di riservatezza” che l’istituzione europea “rispetta rigorosamente “.
Insomma pienamente complice della mancata trasparenza, l’euro-oligarchia ha speso – regalato alle Case – in via preliminare 1,2 miliardi (e la spesa finale quando saremo vaccinati tutti noi 450 milioni di europei è valutata sui 20 miliardi) per una sostanza non solo mai provata, ma che non si sa come viene fabbricata, “cosa c’è dentro”, e quanto costa realmente. Un audit, un audit!
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