lunedì 7 dicembre 2020

BOYBLU - Ministro dell'economia:"LE CASSE DEL TESORO SONO PIENE DI SOLDI"... NON CE LO DICONO PER ARRIVARE AL MES?

LE CASSE DEL TESORO SONO PIENE DI SOLDI: NON CE LO DICONO PER ARRIVARE AL MES?

“Mancano i soldi”. Una frase che scandisce le nostre vite da almeno 30 anni a questa parte. Abbiamo convissuto con la convinzione di una costante scarsità di denaro. E oggi questo pensiero ci porta a credere di aver bisogno di risorse esterne per poter fronteggiare la crisi dovuta alla diffusione del Covid e all’imposizione delle restrizioni.

Non ci sono problemi di cassa

Le continue richieste di accedere al MES sanitario e la convinzione che il Recovery Fund sia l’unica via di salvezza per uscirne, rappresentano i capisaldi di quella che è diventata ormai una religione economica. Ma cosa succede quando tutta questa impalcatura viene smentita dallo stesso Ministero dell’economia e delle finanze?

In un recente comunicato stampa il Ministero dell’Economia svela un incredibile colpo di scena: l’Italia non ha bisogno di soldi, anzi ne ha in abbondanza. 

Nel comunicato si legge che:

In considerazione dell’ampia disponibilità di cassa e delle ridotte esigenze di finanziamento, il giorno 10 dicembre 2020 si terranno esclusivamente le aste di titoli con scadenza a 3 e 7 anni, mentre le aste di titoli con scadenza superiore a 10 anni previste per lo stesso giorno non avranno luogo.

Proviamo a tradurre. Il Ministero dell’Economia ci sta informando che in questo momento storico le casse sono piene di soldi e per questo motivo non si sente nemmeno il bisogno di ricorrere all’asta dei titoli di Stato per raccogliere altro denaro sul mercato. I soldi quindi non mancano, anzi. Il Tesoro italiano, lo scorso mese, poteva infatti vantare una disponibilità di oltre 60 miliardi di euro.

Il MES sanitario non ha alcun senso logico

Alla luce di questi numeri e di queste rivelazioni non possiamo che porci una domanda. Con più di 60 miliardi disponibili nell’immediato, quale utilità può avere un ricorso al MES sanitario che di miliardi ne prevede appena 30? Sarebbe come se il proprietario di una Ferrari decidesse di lasciarla in garage, per poi indebitarsi per l’acquisto di una modesta utilitaria. In questo cortocircuito logico sono però cascati diversi politici ed esperti.

Da Matteo Renzi a Renato Brunetta, passando per Mario MontiEmma Bonino e perfino Ignazio Visco, Governatore di Bankitalia. Un’istituzione che paradossalmente possiede buona parte del conto liquidità del Ministero dell’Economia e che quindi dovrebbe conoscere bene quanti soldi ha attualmente a disposizione lo Stato italiano.

La richiesta di accesso al MES in questo momento, priva di concrete ragioni economiche, può quindi avere solo un significato politico. E cioè fare entrare l’Italia all’interno di un meccanismo sovranazionale vincolante che possa condizionare le future scelte politiche. E lo stesso discorso vale per il Recovery Fund, perché anche in questo caso infatti le risorse potrebbero essere reperite in maniera autonoma dall’Italia.

Alla luce di tutto questo possiamo quindi affermare che l’Italia può vivere tranquillamente senza MES e Recovery Fund, ci sono i soldi e le risorse sufficienti per affrontare la crisi senza ricorrere al vincolo esterno.

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