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La linea è chiara: il conflitto in Ucraina deve durare a lungo.
È così che il segretario NATO Jeans Stoltenberg avanza la proposta di 40 miliardi l’anno per l’Ucraina. L’Italia però non ci sta.
“Non possiamo aggiungere altri obiettivi ambiziosi” afferma il ministro della difesa Guido Crosetto.
“L’impegno per noi è di raggiungere il 2 per cento delle spese in difesa previsto dalla Nato, che già è problematico per il Paese visti i vincoli europei”.
Concretizzare l’idea di Stoltenberg significherebbe “altri 3,5 miliardi a carico nostro. Non ho l’abitudine di prendere impegni che poi so di non poter rispettare e l’ho detto chiaramente.” Conclude Crosetto.
Secondo il segretario NATO in realtà la richiesta rientra nell’ordinario. Infatti il supporto economico di 40 miliardi corrisponderebbe alla cifra già spesa nel 2022.
“L’Ucraina ha bisogno di pianificazione” insiste il funzionario. “I nostri ritardi hanno avuto delle conseguenze. Non possiamo permettere che accada di nuovo”.
Come infatti ricorda Stoltenber, gli Stati Uniti hanno impiegato sei mesi per trovare un accordo su ulteriori sostegni finanziari, mentre alcune delle forniture promesse dall’Europa non sono mai arrivate.
Niente da fare comunque, Crosetto è deciso: “l’Italia non è d’accordo. È un discorso da posticipare”.
Sulle dichiarazioni del ministro è intervenuto anche l’analista geopolitico Alessandro Orsini:
“Questo è ciò che affermavo sin dall’inizio della guerra: “l’Italia deve impegnarsi soltanto nella diplomazia, anche perché non ha le forze per sorreggere lo sforzo bellico contro la Russia”.
Nel viaggio di ritorno del vertice NATO a Bruxelles il ministro della difesa ha però avuto un imprevisto.
La cabina dell’aereo su cui viaggiava Crosetto si è improvvisamente riempita di fumo. Il Falcon 900 è così stato costretto ad un atterraggio d’emergenza nell’aeroporto di Ciampino.
Secondo indiscrezioni comunque i malumori verso il sostegno ucraino non arriverebbero solo dal nostro Paese.
Proprio negli scorsi giorni è poi arrivato l’accordo NATO-Ungheria.
Viktor Orban si è tirato fuori dagli obblighi di solidarietà nei confronti di Zelensky, in cambio di un impegno a non bloccare le decisioni in materia dell’Alleanza atlantica.
La decisione finale sui 40 miliardi arriverà a luglio, quando si terrà a Washington il vertice NATO di quest’anno. Prima di allora è però già previsto un incontro Biden-Stoltenberg la prossima settimana.
Vedremo se per allora le carte in tavolo cambieranno e se l’Italia manterrà il suo No fino alla fine.
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