I contatti, tra gli Stati Uniti e la Russia, continuano su base regolare. Lo ha assicurato il numero due della diplomazia di Mosca, Serghej Ryabkov, provando a smorzare le crescenti tensioni tra le superpotenze.
La prosecuzione dei contatti
L’alto funzionario ha specificato che il dialogo bilaterale prosegue mediante le amministrazioni presidenziali, le agenzie di intelligence e i canali riservati. Ha ricordato, in merito, il colloquio intercorso recentemente tra la guida del dicastero della Difesa, Andrej Belusov e l’omologo del Pentagono, Llyold Austin, specificando che il primo ha ammonito l’interlocutore in merito al pericolo di un’escalation.
Le cause del possibile peggioramento
I motivi che potrebbero innescarla riguardano le crescenti forniture di armi, estremamente avanzate, da parte di Washington alle forze ucraine. I russi accusano Kiev di utilizzare missili e droni occidentali per colpire le strutture civili.
Possibile scontro militare diretto Russia – Nato
Il ministero della Difesa di Mosca ha evocato inoltre un altro spettro. Ha promesso infatti che verranno adottate quelle che ha definito “risposte immediate alle provocazioni”, non nascondendo “un incremento del rischio di uno scontro diretto” con l’Alleanza Atlantica.
Il riferimento della Federazione riguarda, in particolare, il crescente numero di voli da ricognizione dei droni a stelle e strisce per designare gli obiettivi da distruggere.
L’appoggio occidentale a Kiev
Le informazioni raccolte nell’area di crisi vengono inviate agli uomini di Volodymyr Zelensky per consentire loro l’impiego corretto delle forniture belliche, ad alta precisione, che arrivano dall’Europa.
Attacchi sempre più intensi sul suolo russo
Questi raid stanno causando un crescente numero di vittime e vengono considerati, sempre più, attacchi organizzati dalla Nato.
La pace è ancora un miraggio
Nonostante il rischio di un allargamento del conflitto, le trattative di pace sembrano ancora lontane. Non resta che augurarsi che questa scia di sangue non arrivi a bagnare il resto del vecchio continente
Nessun commento:
Posta un commento