L’occidente è la patria dell’ipocrisia e dei doppi standard: mentre i principali media si stracciano le vesti per il presunto ritorno del nazismo dopo i risultati elettorali in Francia e Germania, gli Stati Uniti certificano la volontà di finanziare e armare un battaglione ucraino dichiaratamente neonazista.
Via libera del dipartimento USA per armare i neonazisti
Da Washington è arrivata infatti la notizia dell’intenzione del Dipartimento di Stato americano di eliminare il veto che finora avrebbe impedito al battaglione Azov di utilizzare armi statunitensi. “Dopo un esame approfondito, la 12esima Brigata Azov delle forze speciali ucraine ha superato la verifica della normativa Leahy effettuata dal Dipartimento di Stato americano” ha fatto sapere il Dipartimento in una nota diffusa dal Washington Post.
Il veto americano risaliva al 2014 e faceva riferimento alle reiterate violazioni dei diritti umani ad opera dei componenti del battaglione Azov. Tuttavia secondo Washington, dopo il riesame, non sono state trovate prove di questi crimini. Non è ancora però chiaro quale tipo di controverifica sia stata fatta dalla burocrazia militare statunitense, tale da riabilitare il battaglione Azov.
Tutti i crimini del battaglione Azov
Tra le tante testimonianze delle malefatte di questo corpo, inserito dalle autorità di Kiev nella Guardia nazionale, spicca il report dell’aprile 2016 presentato da una ONG russa all’OSCE, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. In quel documento si poteva leggere che: “I dati accumulati consentono di concludere che la tortura e i trattamenti inumani inflitti dalle forze di sicurezza ucraine, dalle forze armate ucraine, dalla guardia nazionale e da altre formazioni all’interno del Ministero degli Interni ucraino, così come da parte di gruppi armati illegali, non solo hanno continuato, ma stanno guadagnando dimensioni e stanno diventando sistematici”.
Nell’elenco dell’OSCE, tra i reparti giudicati colpevoli, compariva il battaglione Azov. Nel corso degli anni il report OSCE non è stato smentito, anzi è stato confermato da altre analisi indipendenti come quelle di Amnesty International. Con che criterio il Dipartimento americano giudica oggi tutta questa documentazione come inattendibile?
Gli USA armano l’Azov da sempre
Occorre poi dire che il veto americano di armare il battaglione Azov è esistito solo sulla carta. Già nel marzo 2022, un mese dopo l’inizio dell’operazione speciale russa in Ucraina, riportavamo l’esistenza di foto che immortalavano militari del battaglione Azov in compagnia di armi occidentali, in particolare di lanciamissili Javelin.
L’occidente non ha quindi mai smesso di finanziare il battaglione Azov di chiara ispirazione neonazista e la rimozione del veto da parte degli Stati Uniti non è altro che l’ennesimo tentativo per riabilitare un corpo d’assalto che nel tempo si è macchiato di crimini contro l’umanità.
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