Pubblichiamo questo articolo a firma di Peter Koenig (qui la versione originale su Global Reasearch), analista geopolitico ed ex economista esperto presso la Banca Mondiale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dove ha lavorato per oltre 30 anni. Insegna in università negli Stati Uniti, in Europa e in Sud America.
L’ITALIA RIFIUTA I MIGRANTI, ABUSO DEI DIRITTI UMANI O RIVELAZIONE DI UN SISTEMA SBAGLIATO?
Sale la rabbia per il rifiuto dell’Italia di far entrare i migranti raccolti in mare. Un’organizzazione di soccorso tedesca afferma che intraprenderà delle azioni legali contro il Governo italiano per aver violato il diritto internazionale.
L’organizzazione dichiara che presenterà istanza nei tribunali di due città italiane: Roma e Catania. Questo dopo che l’Italia ha impedito a circa 200 migranti di sbarcare da una nave di soccorso a Catania. Poco prima, le autorità italiane avevano lasciato scendere 144 passeggeri vulnerabili che si trovavano a bordo di una nave battente bandiera tedesca, rifiutando di accettarne altri. Quelli autorizzati a sbarcare erano bambini e malati. Alla nave è stato quindi ordinato di lasciare il porto di Catania.
L’Italia è accusata di violazione dei diritti umani per aver rifiutato ai rifugiati che erano a bordo di un barcone battente bandiera tedesca di sbarcare a Catania, in Sicilia.
In realtà, la questione dei rifugiati è molto più complessa di quella dei diritti umani e la questione dei diritti umani è sempre utilizzata per zittire gli analisti critici. Perché chi oserebbe dire qualcosa contro i diritti umani? Ma per quanto riguarda la questione dei rifugiati, i diritti umani sono una questione dalle molteplici sfaccettature.
Il governo Meloni ha detto fin dall’inizio che l’Italia avrebbe accettato rifugiati con problemi di salute, donne, soprattutto donne incinte, e bambini. A seguito di valutazioni sommarie di “vulnerabilità” ordinate dal governo da parte di due medici selezionati dalle autorità, 144 persone della nave di soccorso “Humanity 1” e 357 persone della “Geo Barents” sono state autorizzate a sbarcare a Catania. Erano principalmente donne, bambini e uomini con problemi di salute fisica.
Non tutti i rifugiati hanno problemi di salute; e molti dei rifugiati pagano un prezzo salato per affrontare il viaggio ed essere soccorsi dalle cosiddette ONG umanitarie, molte delle quali europee, per essere traghettati nei porti dell’Europa meridionale. Ciò non significa che non stiano soffrendo politicamente o economicamente, anzi. E meritano un futuro migliore. Ma il sistema dei rifugiati dell’UE è arbitrariamente diseguale.
Molte delle ONG dietro queste barche di rifugiati non provengono nemmeno dai paesi da cui provengono i rifugiati. Sono europee, alcune delle quali tedesche. La non eletta Commissione Europea di Bruxelles, una banda di politici poco raccomandabili, tiene sempre il piede in due staffe: hanno imparato bene dagli Stati Uniti.
Da un lato, vogliono debilitare e punire i governi di destra dell’Unione indirizzando i rifugiati verso questi paesi, ora l’Italia, ma anche la Grecia, e chissà forse presto anche il Portogallo e persino la Spagna. Perché? Perché questi paesi non seguono la “sinistra neoliberista”, cioè l’agenda globalista imposta da Washington e dal WEF. La “sinistra” nel Nord del mondo è stata dirottata dai globalisti, e la maggior parte della sinistra – e il resto della gente non se ne sono ancora accorti.
D’altra parte, la questione dei rifugiati assorbe molte risorse, denaro, infrastrutture, personale di assistenza e sta debilitando i paesi. Ed è esattamente quello che vuole Bruxelles. Le questioni dei rifugiati sono sempre state utilizzate per dividere paesi, gruppi di paesi e, nel caso dell’UE, persino continenti.
Per quanto folle possa sembrare, l’agenda dell’UE è quella di distruggere l’Unione Europea e seguire il dettato globalista di Washington e del WEF. Un Ordine Mondiale Unico non può tollerare un blocco unito di 27 paesi, il cui PIL combinato potrebbe competere con quello dell’egemone, gli Stati Uniti d’America.
C’è poi la controversia del doppio standard europeo. Guardate i rifugiati dall’Ucraina: hanno tutti i diritti e ottengono tutto ciò che vogliono in Europa e nel Nord del mondo in generale. Molti, ma ovviamente non tutti, fuggono dal loro paese devastato dalla guerra in auto di lusso verso ovest, dove vengono accolti letteralmente a braccia aperte. Ricevono gratuitamente alloggio, cibo, cure mediche. Molti stanno molto meglio, rispetto ai poveri dei paesi beneficiari.
All’Ucraina è appena stata concessa una sovvenzione di 18 miliardi di euro per il “sostegno al bilancio”, un sussidio per il paese e i suoi cittadini. Questo è in aggiunta ai quasi 100 miliardi di dollari in armi che l’Ucraina ha ricevuto dall’Occidente per combattere la Russia. Questo in confronto questo con il nulla, che ricevonoi paesi indigenti del Nord Africa e del Medio Oriente da dove le barche di rifugiati arrivano nei porti dell’Europa meridionale.
Se la dimensione dei “sussidi” che l’Ucraina riceve, dovesse fluire verso il Nord Africa e il Medio Oriente, forse la crisi dei rifugiati potrebbe essere risolta. Ma il nord non vuole risolverlo. Vogliono continuare a sfruttarlo.
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