martedì 15 novembre 2022

Byoblu24 - POVERTÀ IN ITALIA, 3 MILIONI CHIEDONO AIUTO PER MANGIARE...

PS: " POVERTÀ IN ITALIA, 3 MILIONI DI ITALIANI CHIEDONO AIUTO PER MANGIARE..."...avete letto bene, PER MANGIARE!! E i governi ultimi che fanno? Tengono in Italia migliaia di profughi-clandestini che naturalmente "devono giustamente mangiare" e continuano a regalare armi all'Ucraina allungando in questo modo una guerra tra la Russia e la NATO-(Italia compresa).

umberto marabese

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“Un’emergenza sociale senza precedenti dal dopoguerra”. Così la definisce la Coldiretti. Il Rapporto 2022 del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead) evidenzia infatti un aumento di poveri del 12% nell’ultimo anno.

Percentuale che porta a quasi tre milioni le persone costrette a chiedere aiuto per mangiare.

A lanciare l’allarme è proprio la Coldiretti in riferimento ai dati del rapporto di quest’anno. “Un’emergenza sociale senza precedenti dal dopoguerra, provocata dal mix micidiale covid e crisi energetica, la cui drammaticità – sottolinea Coldiretti – è evidenziata dal fatto che il numero dei bambini sotto i 15 anni bisognosi di assistenza per cibarsi hanno superato quota 600mila, praticamente 1/5 del totale degli assistiti, ai quali si aggiungono 337 mila anziani sopra i 65 anni, e 687mila migranti stranieri.

Fra i nuovi poveri – prosegue la Coldiretti – ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia Covid e dal balzo costi dell’energia”.

“Contro la povertà – ricorda la Coldiretti – è cresciuta anche la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica con i mercati contadini in tutta Italia, a partire da quello del Circo Massimo a Roma dove è possibile sostenere le famiglie in difficoltà sul modello dell’usanza campana del ‘caffè sospeso’, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo”.

La maggior parte di chi si trova costretto a ricorrere agli aiuti per mangiare lo fa attraverso i pacchi alimentari, consegnati da associazioni o istituzioni apposite e che contengono beni di prima necessità. Sono pensionati, disoccupati, famiglie con bambini che prediligono questa forma ai pasti gratuiti in quanto in loro arriva un senso di vergogna se dovessero rivolgersi alle strutture caritatevoli che forniscono pasti gratuiti.

La povertà assoluta in Italia è raddoppiata: nel 2005 circa 2 milioni di persone si trovavano in questa condizione, ovvero il 3,3% della popolazione. Tra il 2011 e il 2013 l’incremento più drammatico: in un solo triennio i poveri assoluti sono passati dal 4,4 al 7,3% della popolazione. Nel 2017 sono l’8,3%. Essere in “povertà assoluta” significa non avere i mezzi per vivere con dignità. Secondo l’Istat sono in questa condizione 5 milioni di persone, ovvero 1,8 milioni di famiglie.

Praticamente 1 persona su 12.

Nel 2007 l’incidenza della povertà tra i giovani tra i 18 e i 34 anni era del 2,7%. Oggi il dato è più che triplicato, e sfiora il 10%. Ed è raddoppiato se si prendono in considerazione gli adulti tra i 35 e i 64 anni tra cui ci sono molti genitori dei giovani “poveri”.

In questi giorni al G20 in Indonesia si parla di riduzione della fame nel continente africano, ma andrebbe ricordato come ormai anche in Italia il numero di chi non riesce a mangiare è in costante e drammatica crescita.

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