mercoledì 29 luglio 2020

Gabriella Cerami x Huffington Post - Migranti, il governo ha un'idea: va tutto bene così

27/07/2020 Porto Empedocle, i migranti trasferiti da Lampedusa con le motovedette vengono spostati nella...

Sbarchi senza fine, sindaci su tutte le furie, i libici sparano ai migranti: l'emergenza continua. Il Pd vuole un cambio di rotta, M5s no, Conte parla di "situazione complessa". Tutto il peso su Lamorgese. E la modifica dei dl Sicurezza slitta ancora.


Gabriella Cerami

È più di un’emergenza migranti. È emergenza nell’emergenza. Perché sulle coste della Sicilia, della Calabria e della Puglia, come ogni estate, arrivano i migranti in fuga, ma tutto ciò adesso si intreccia con i rischi sanitari derivanti daI Coronavirus. Il tempo per prevenire e gestire i flussi migratori, ora in arrivo anche dalla Tunisia che rischia la bancarotta, ci sarebbe stato ma il governo in quest’ultimo anno si è arenato sui decreti sicurezza, indeciso se modificarli o meno. E ora il peso di questa non decisione e quindi mancanza di linea comune è piombato non solo sull’esecutivo ma anche sui sindaci e sui cittadini in piena stagione estiva....

Per capire che aria tira basti pensare che ieri, nel vedere gli hotspot al collasso e i migranti fuggire dai centri di accoglienza, il capo politico M5s Vito Crimi ha inviato un messaggio ai ministri grillini dicendo che prima di settembre non si toccherà nulla dei decreti Sicurezza e che al massimo saranno recepiti i rilievi avanzati dal Capo dello Stato. Quindi niente modifiche, al contrario di quanto era stato stabilito nelle settimane scorse. L’ennesima riunione di giovedì per riscrivere i decreti voluti dall’allora titolare dell’Interno Matteo Salvini finirà quindi con un nulla di fatto. E ora tocca al ministro Luciana Lamorgese fronteggiare l’immediato e trattare con i partiti di maggioranza che non hanno una linea comune, così come non può averla il premier Giuseppe Conte che quei decreti li ha approvati e ora si ritrova con accanto il Pd che vuole cambiarli e il Movimento che non ne vuole sapere.
I grillini poi accusano il presidente del Consiglio di tenere una linea troppo soft sui respingimenti per compiacere il Pd, o almeno una parte del partito guidato da Nicola Zingaretti, che ormai è spazientito anche lui. Per il segretario dem “occorre lavorare affinché il governo urgentemente e nella sua interezza affronti in maniera adeguata questa complessa materia. Solidarietà e sicurezza sono valori che possono e debbono andare di pari passo”. Insomma, il rinvio non è più tollerato. Ma fonti qualificate M5s sostengono l’opposto: “Bisogna impedire gli arrivi, non allargare le maglie”. E c’è chi nelle chat si chiede: “Chi ha dato l’ok ai soccorsi? Siamo sicuri che i due barconi arrivati dalla Tunisia erano in acque italiane e non maltesi?”.
Sospetto che è emerso anche nel corso del Consiglio dei ministri, durante il quale in via informale si è parlato dell’emergenza migranti. Il ministro Lamorgese, sulle cui spalle pesa la gestione dei flussi, ha comunicato che saranno inviati quattrocento soldati a presidiare i centri d’accoglienza affinché venga impedito ai migranti di scappare. Domani inoltre scade il termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse sul bando da 4,8 milioni di euro per una nave-quarantena da inviare in Sicilia, che possa accogliere fino a 460 migranti. E viene sottolineato che la regione siciliana si è attivata per fare quanti più tamponi possibili e monitorare gli arrivi.
Non si sa se basterà questo a fronteggiare l’emergenza, ma intanto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ribadisce che “abbiamo un problema di salute pubblica, se chi arriva deve stare in quarantena in un Cara e poi scappa, non è un problema di nazionalità”. E i sindaci si ribellano. Parla quello di Porto Empedocle che non vuole la nave davanti alle coste e anche quello di Lampedusa: “Sono preoccupato per l’ordine pubblico. Prima o poi succederà qualcosa”, dice Salvatore Martello nel vedere l’hotspot della sua isola stracolmo, con presenze quasi dieci volte superiore alla capienza massima prevista, gli ospiti presenti sono 872 a fronte di una capienza massima prevista per 95.
Nel governo si apre anche il fronte Libia. Tre migranti sudanesi sono stati riportati a terra dalla Guardia costiera libica dopo essere stati intercettati in mare ed uccisi quando hanno tentato la fuga. Questa è la denuncia dell’Oim. In Italia insorge la sinistra, che chiede al Governo lo stop dei finanziamenti ai libici. Ma critiche arrivano anche da Italia Viva e Radicali. Il premier Giuseppe Conte, alle prese con la forte pressione migratoria aggravata dell’emergenza Covid, parla di “situazione complessa che va affrontata con risoluzione, efficacia, tempestività”. Ma nulla di tutto questo appare all’orizzonte. Il tanto auspicato (dal Pd) cambio di rotta non si vede ancora.

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