PS: <<La sinistra del partito si prepara a primarie anticipate e cerca un "nuovo Prodi", un candidato premier in grado di unire un'area ampia.>>...il suicidio va bene...ma chiamare "compagno e Comunista" Andrea Rossi....è troppo!
umberto marabese
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ROMA - "Puoi mettere anche Batman, ma la segreteria del Pd funziona se funziona il Pd". Viene accolta così alla riunione della sinistra dem di ieri sera la notizia che Matteo Renzi ha deciso, o quasi deciso ("E' l'uomo delle sorprese") di affidare ad Andrea Rossi, l'emiliano "braccio destro" del governatore Stefano Bonaccini , l'organizzazione del partito in affanno. Stima per il "compagno Andrea", spiega Davide Zoggia, ma è la rotta del Pd da correggere, ripetono i bersaniani....
Per la minoranza è il momento della verità. E Roberto Speranza, il leader e candidato a sfidare Renzi per la futura segreteria, lancia la parola d'ordine: "Teniamoci pronti". Significa tenersi pronti alle primarie per la premiership, se la situazione politica precipita e si va a elezioni anticipate. La navigazione del governo di Paolo Gentiloni è piena di insidie e la sinistra dem che pure la vorrebbe lunga e virtuosa - "Con correttivi sulle politiche sociali e che faccia davvero qualcosa di sinistra", ripete Speranza - sa che la spinta al voto di giugno sarà forte. Viene in primo luogo dallo stesso Renzi, tanto che Bersani ha scherzato sull'hashtag #Paolostaisereno, riferendosi a quell'#Enricostaisereno twittato da Renzi poco prima di andare a Palazzo Chigi facendo cadere Enrico Letta.
"Dobbiamo tenerci pronti a tutti gli scenari, sapendo che a noi preme un cambio di rotta radicale nell'agenda di governo", dice Speranza. Ma la discussione si fa accesa su Jobs Act ed effetti collaterali. "Sapete che i lavoratori hanno problemi ad andare a donare il sangue perché se per qualche ragione - ad esempio la sera prima hanno preso l'aspirina - la donazione non viene accolta, si ritrovano senza giustificazione? I permessi per donare il sangue sono praticamente scomparsi". Raccontano alcuni nella riunione. "Il Jobs act va modificato" è l'altra parola d'ordine della sinistra dem, che decide le altre tappe di Speranza in viaggio per l'Italia nelle aree di crisi, da Monfalcone all'Umbria.
Ma la questione che attraversa la riunione della sinistra dem è quella del "giovane Prodi", ovvero del candidato alla premiership alternativo a Renzi. L'ha lanciata Pier Luigi Bersani. Miguel Gotor, senatore bersaniano, spiega: "Più esatto è parlare di un nuovo Prodi, nel senso che non si tratta di leader giovani o meno. Lo schema che abbiamo deciso è però quello di un ticket composto dal candidato alla segreteria Roberto Speranza e dal candidato a Palazzo Chigi. Si è visto che fare il premier e il segretario insieme non funziona. Il Pd è stato del tutto trascurato".
Come ha chiarito Bersani nei giorni scorsi, "il giovane Prodi è una metafora, non un indovinello. Vuol dire puntare su un premier che unisca un
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