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Sempre più frequenti gli atti che dimostrano come Bergoglio stenti a capire la differenza tra un Sommo Pontefice e un dittatore sudamericano: pretende potere assoluto, rozzamente, in spregio a qualunque regola, norma, legge e in spregio alle persone che umilia. Dittatore sul tipo di Calles e di Allende (entrambi massoni comunistoidi) più che di Peròn, che al suo confronto era un gentiluomo rispettoso delle leggi e degli uomini.
Schiaccia l’Ordine di Malta
Dal suo giornale ufficioso, Repubblica:
“Alta tensione in Vaticano, richiamo all’Ordine di Malta: “Obbedisca al Papa” – “
Come avevo illustrato in un precedente articolo, la scandalosa vicenda ha come movente l’odio del Caudillo per il cardinal Burke, che lui ha creduto di umiliare destituendolo dallo status di ministro vaticano a cappellano dell’Ordine di Malta. Dopo che Burke aveva reso pubblici i “dubia” suoi e di altri cardinali sulla pseudo-enciclica Amoris Laetitia riguardante (a farla breve) l’Eurcarestia ai divorziati conviventi, El Papa non aspettava che un’occasione per vendicarsi...
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L’ha trovata quando l’Ordine di Malta ha deposto il suo gran cancelliere, il tedesco Albrecht Freiherr von Boeselager. Il gran maestro Matthew Festing ha dovuto procedere perché Boeselager, quando era “Grande Ospedaliere” aveva fatto distribuire “decine di migliaia di preservativi, contraccettivi ed anche abortivi” nel Terzo Mondo: più secondo i programmi Onu sulla riduzione demografica che in base alla morale cattolica. Per di più Boeselager aveva rivendicato con arroganza i suoi atti – si dice, sapendosi coperto dalla cosca modernista di Santa Marta – come “cattolico liberale” adeguato al nuovo corso.
Immediatamente El Papa ha istituto una Commissione (tipico di ogni dittatura, queste Commissioni), per indagare sui motivi della destituzione del favorito; con l’intento ovvio di colpire anche Burke, che come cappellano dell’Ordine aveva avallato la destituzione. Invece, l’Ordine di Malta ha risposto che, essendo sovrano, non accettava quella che era un’ingerenza del Caudillo negli atti della sua amministrazione interna.
Come ha ricordato il professor De Mattei, il Papa ha sui cavalieri un diritto di autorità sul piano morale e dottrinale; “dovrebbe limitarsi a vigilare sulla vita religiosa dell’Ordine”, non sulle sue interne promozioni o rimozioni; e dovrebbe farlo “ attraverso il Cardinale patrono, che è il cardinale Burke” da lui stesso nominato, non attraverso una Commissione ad hoc. A meno che non voglia mostrare spregio per Burke.
C’è anche una sentenza di un tribunale cardinalizio, del 1953, in cui la Santa Sede ha riconosciuto all’Ordine “1) i diritti a lui derivanti come soggetto di diritto internazionale; 2) la limitazione della dipendenza religiosa dell’Ordine ai soli cavalieri professi e Cappellani; 3) l’esclusione di una soggezione alla Segreteria di Stato vaticana. La competenza della Santa Sede non riguarda dunque il governo interno ed internazionale dell’Ordine, ma si limita all’ambito strettamente religioso”.
Dunque si tenga a mente che l’Ordine ha una condizione duplice: è sovrano e indipendente, ma i suoi membri fanno voto di obbedienza al papa. Che ha diritto a sindacare solo in caso di deviazioni dottrinali – anche se dovrebbe farlo tramite il cappellano (che del resto ha lui stesso nominato).
El Papa Caudillo I nell’insistere di ingerirsi, fa appello proprio al voto di obbedienza; quindi si comporta come se mettesse sotto processo l’Ordine per “deviazioni morali o dottrinali”. Lo dice chiaramente con la sua ultima intimazione: “Portare obbedienza al Papa”. Lo intima attraverso la Commissione di funzionari da lui istituita, la quale sottolinea “come la scelta di aprire un’indagine non venga dalla Segreteria di Stato ma da Francesco in persona. E’ stato lui a chiedere di fare luce, per chiarire la procedura che ha portato alla sospensione del gran cancelliere”; e non manca di evocare “il voto di obbedienza al Santo Padre” dei “cavalieri e cappellani professi”.
“Il Santo padre ha piena autorità a chiedere a una sua commissione di rispondere a lui e lui solo circa un’indagine volta a chiarire la procedura che ha portato la sospensione del gran cancelliere. In questo non è messo minimamente in discussione la sovranità dell’ordine”.
Attenzione: con questa precisazione, “Francesco” non compie solo un atto da dittatore che calpesta le norme e non rispetta le sovranità, come un Fidel Castro, un Chavez o un sandinista nicaraguense. Fa’ appello al suo diritto di autorità spirituale a sindacare sui motivi “dottrinali e religiosi” per cui il Boeselager è stato destituito: vuol dire gli sembra che Boeslager abbia agito “secondo il Vangelo” distribuendo abortivi, se chi l’ha destituito merita un’inchieste un commissariamento? Vuol dire che El Papa approva la distribuzione di preservativi ed abortivi in Africa e Asia, secondo i dettami anti-natalisti delle Nazioni Unite, e della Massoneria internazionale?
Malthus accolto in Vaticano
Il dubbio è reso fortissimo da un’altra clamorosa di El Papa o della sujunta: l’invito ad un incontro di studio sui temi ambientali, che si terrà in Città del Vaticano dal 27 febbraio al 1 marzo, del professor Paul Ehrlich.
I meno che cinquantenni possono non averne mai sentito parlare: Paul Ehrlich, un entomologo di anni 84, ebbe il suo decennio di notorietà negli anni ’70, quando nel suo libro The Population Bomb (la bomba demografica) strillò che il mondo alimentare l’umanità in crescita tumultuosa, e dunque occorreva diffondere la limitazione delle nascite, dalla sterilizzazione forzata di massa (la Cina comunista lo ha ascoltato) fino all’aborto, anche con metodi “.costrittivi, se i metodi volontari fallissero. ». Insomma un attardato seguace delle teorie di Malthus, anche lui con pulsioni dittatoriali. Finito poi nell’ombra perché aveva predetto che nel 1990 al massimo cinque materie prime importanti sarebbero diventate rarissime e dunque costosissime – cosa che non avvenne affatto. A suo tempo, le teorie anti-umane di Ehrlich furono smentite dall’economista australiano Colin Clark (1905-1989), l’inventore fra l’altro del concetto di reddito nazionale, il quale dimostrò che la crescita demografica, nella storia, ha sempre innescato balzi in avanti nel progresso tecnologico, che hanno consentito di nutrire più popolazione di prima.
Ma nel suo decennio di celebrità, Ehrlich fu il gran banditore, riveritissismo dai media e dai laicisti di ogni loggia come “autorità” da intervistare, della propaganda anti-natalista che veniva da centri studi transnazionali ben identificati, come il Club di Roma, la Rockefeller Foundation eccetera: questi agitavano la “crescita zero”, come adesso “la crisi climatica”.
Ci voleva un “Francesco” modernista e coetaneo del decrepito Ehrlich per tirarlo fuori dalla bara in cui era da 30 anni dimenticato e invitarlo a dire la sua, come “autorità”, in un convegno dentro Città del Vaticano, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze e dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Il tema del convegno del resto è: “Come salvare il mondo naturale?”. Ci fu un tempo in cui la Chiesa si chiedeva: come salvare l’uomo? Dall’eterna dannazione, magari. Adesso si chiede “come salvare l’ambiente naturale”., la conferenza tratterà – lo hanno confermato gli stessi organizzatori vaticani – “lo squilibrio fra la popolazione mondiale e ciò che la Terra è capace di produrre”; uno squilibrio che gli stessi organizzatori vaticani hanno definito in anticipo “non-sostenibile”. Ossia dando per vero ciò che deve ancora esser provato, ed anzi che la storia del progresso umano ha confutato.
Ma ciò è in perfetta e paurosa coerenza con la proiezione sulla Basilica di scimmie e belve nel Natale 2015, voluta da Caudillo I Ecologico.
Salvare il Pianeta, non l’uomo
All’interno della Santa Sede, sarà dato al vecchio Ehrlich (che ha sempre definito la Chiesa “una delle forze veramente malvage e regressive del pianeta”) tutto lo spazio di ripetere le sue teorie e i suoi rimedi: fra cui, non dimentichiamolo, l’aborto selettivo (a cui la Cina comunista ha assoggettato la sua popolazione) e i programmi di sterilizzazione (forzata e occulta) condotti in India e altre zone sottosviluppate con i finanziamenti di Rockefeller e Planned Parenthood.
Nell’opuscolo vaticano che annuncia il convegno, del resto, si leggono affermazioni come “il 40 per cento della bio-diversità sulla Terra sarà distrutto entro la fine del secolo”, che è una tipica profezia senza basi alla Ehrlich, di quelle che ha clamorosamente sballato. Se adesso, nei vertici della Chiesa, si crede che l’uomo sia il virus dannoso che mette in pericolo la Natura; dunque non è incoerente arrivare a concludere che Boeslager, distribuendo preservativi, pillole e abortivi in Africa per l’Ordine di Malta, ha agito in linea con la nuova religione umanitaria di “Francesco”. E che, se mai, merita la punizione papale il gran maestro, e soprattutto il cardinal Burke, che ha avallato la destituzione del progressista filantropo.
Anche l’Osservatore Romano è diventato un vispo foglio glamour- ambientalista. Il 3 dicembre, in prima pagina, ci ha istruito che Putin ha sbagliato tutto in Siria. “”Noi sappiamo che Aleppo non si libera con le bombe. Bisogna ancora liberare Aleppo e la Siria dalla miseria, dai cambiamenti climatici che qualche anno fa spinsero le donne e gli uomini a migrare dalle campagne, che destabilizzarono gli equilibri demografici e innescarono le prime rivolte siriane e poi la guerra”.
Sulla firma autorevole di questo articolo di fondo – che come tale esprime il pensiero di El Papa ci ha informato Sandro Magister: ““L’autore di questa sbalorditiva analisi della crisi siriana è Carlo Triarico. Ma ai lettori del giornale del papa non viene detto che egli è il presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica, cioè il metodo di coltivazione inventato un secolo fa dall’esoterista austriaco Rudolf Steiner (1861-1925), basato su un rituale di concimazioni omeopatiche, con tanto di corni di vacca e vesciche di cervo maschio, che dovrebbero far confluire le forze spirituali, cosmiche e astrali nelle piante, rinvigorendole”.
Ora, Rudolf Steiner è un nume della Massoneria; nella quale si oppongono e compenetrano dialetticamente la corrente “fredda” materialistico-razionalista con la corrente “calda”, magica ed esoterica, occultistica, che sboccò nella moda spiritista ed – oggi – nel New Age e nella “medicina biodinamica”. O meglio, ieri: il New Age, passato di moda da decenni, è ora in auge nell’Osservatore Romano, insieme all’ecologismo maltusiano, decisamente depassé, Ehrlich. Il consueto ritardo culturale.
Nella Enciclica Laudato Si, 2015, El Papa raccomanda il governo mondiale (“una vera Autorità politica mondiale”) proprio “per invertire la tendenza al riscaldamento globale, la riduzione dell’inquinamento e contemporaneamente lo sviluppo dei Paesi poveri”, perché, dice, “l’attuale governance propria di epoche passate” (cioè gli stati nazionali, superati) è egoistica e non riesce a risolvere il gran problema globale: l’inquinamento, “il disarmo integrale, la pace, la salvaguardia dell’ambiente, i flussi migratori”.
Ma queste, cari lettori, sono le prediche che ci sentiamo fare ogni poco da Bruxelles, dalla Banca Centrale Europea; dai vertici dei miliardari a Davos, dalla Trilateral, del Bilderberg; il vangelo del globalismo elaborato dalle multinazionali e dalla finanza senza frontiere. Personalmente non so cosa occorra ancora per dimostrare che il Vangelo di Bergoglio deve molto più alla Gran Loggia che al kérigma.
Adesso, con questa chiamata all’ordine dei Cavalieri di Malta obbligandoli alla “Obbedienza” per aver destituito un distributore di preservativi alle “periferie” esistenziali, egli insinua che è favorevole alla contraccezione. Sempre senza dirlo chiaro, nero su bianco;ma surrettiziamente e insieme in modo autoritario e dittatoriale.
Sulla Amoris Laetitia, non risponde ai cardinali che gli hanno chiesto di sciogliere i “dubbi”, che si riducono poi a questo: è consentito dare la Comunione ai divorziati che vivono more uxorio con un altro /altra compagna?
Basta rispondere con un sì o un no. E occorre rispondere, perché, come ha detto il cardinale sudafricano Napier, “Con la Amoris Laetitia, anche i nostri poligami in Africa possono ricevere l’Eucarestia?” . E “il sesto dubia” (scrive il vaticanista Tosatti), e “solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia una grande confusione” (card. Caffarra). Ma El Papa non risponde. Non si degna. Ma fa’ pubblicare su l’Osservatore Romano (dopo l’elogio biodinamico di Steiner) le linee-guida dei vescovi maltesi che, sì, istruiscono i loro preti a darle la Comunione ai divorziati “risposati”.
Dunque, approva. Ma in questo modo obliquo e storto. Senza esporsi personalmente con una definizione dogmatica, che sarebbe apertamente abbracciare l’eresia. Ciò è, diciamolo, profondamente disonesto sul piano morale.
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