Possiamo anche passar oltre al fatto che ancora oggi vi siano leggi fasciste a regolare la nostra vita ed ai catto-comunisti vincitori della guerra civile dell'altro millennio questo va bene, ma il grado di civiltà di una nazione si misura in base al livello di uguaglianza che viene riconosciuto ai suoi cittadini. Ed in Italia quel livello è infimo. Eppure la Costituzione lo prevede all’art. 3. Ma tra liste bloccate per amici e parenti e boutade elettorali, ogni nuova tornata elettorale, come sempre, non promette niente di nuovo: ergo, niente di buono. I vecchi tromboni, nelle idee più che nell’età, minacciano il nostro futuro.
Noi siamo figli di una generazione a perdere: senza passato, senza presente e, cosa più grave, senza futuro. Questa non è una notizia di cronaca, ma cronaca lo è. Chi scrive Figli senza passato, senza presente e, cosa più grave, senza futuro. Condannati a invecchiare senza conoscere la felicità. E alla fine chiederanno conto pure a noi dei disastri commessi in nome nostro...continua...
http://www.lospiffero.com/ballatoio/una-generazione-a-perdere-561.html
PS: Attenzione, sostenitore dei "poteri forti", Pd-Bersani in testa, io nel '68 avevo solo 24 anni e da pochi siamo diventati parecchi, e poi molti.......poi troppi e un po invavi, dicevano. La storia, non lo dico solo io, si ripete e ogni volta con sempre pèiù violenza dialettica e fisica. D'altronde un padre di famiglia che non ha da dare di che mangiare, perchè le banche hanno mangiato già tutto, che deve fare?
umberto marabese
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