domenica 16 settembre 2012

Pensione sociale: i precari devono pagarsela, altro che "welfare"

I precari sono costretti a pagare il pizzo all'INPS per avere in futuro qualcosa a cui avrebbero diritto lo stesso, solo per la paura di subire ritorsioni.
In Italia, alla pensione sociale (o pensione minima) accedono le persone oltre i 65 anni di età prive di reddito, che non hanno versato contributi, o che hanno versato contributi per una pensione inferiore al minimo sociale.
Quando sono stata negli Stati Uniti mi ha molto colpito il vedere persone anziane, dell'apparente età di 70/80 anni, chine a passare lo straccio dei pavimenti nei fast food. Credo che il grado di civiltà di un Paese si misuri non solo dai bambini costretti al lavoro, ma anche dai vecchi. Dubito che in Svezia gli ottantenni siano costretti a fare gli sguatteri per campare....continua...
http://crisis.blogosfere.it/2012/09/crisi-grecia-e-ora-lignobile-europa-pretende-che-lavorino-6-giorni-
PS: Di questa "nuova socialità" si deve dare  e dire GRAZIE a Napolitano-Monti e sopratutto a chi questa drammatica e scifosa legge l'ha votata e quindi fatta approvare: il Pd-Bersani. Ragazzi, meno giovani e a chi è esodato ,  se non fate qualcosa adesso......io non potrò più aiutarvi, stò diventando vecchio. Su coraggio!
umberto marabese

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