C’è un emendamento alla legge finanziaria che sta facendo fibrillare la BCE, le redazioni di diverse testate e, da quello che emerge dai quotidiani, il deep state del ministero dell’economia. Lo ha depositato il capo-gruppo di Fratelli d’Italia Lucio Malan e riguarda il destino delle riserve auree del Paese. Iniazialmente il testo dell’emendamento: “le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono allo Stato, in nome del popolo italiano”. Parlando a Byoblu, Lucio Malan, Capogruppo di FDI al Senato, ha annunciato la modifica dell’emendamento: “le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono al Popolo Italiano”.
“La nostra intenzione non è vendere una parte del nostro oro per sostenere il bilancio, se non altro perché darebbe un pessimo segnale sui mercati” – ha detto Lucio Malan nel corso dell’intervista, e ha poi proseguito: “Chi vende i gioelli di famiglia non è ritenuto in buona salute economica, mente il nostro debito pubblico gode di un ottima quotazione a livello internazionale. Ma siccome alcuni dicono che questo oro sarebbe stato dato in garanzia alla BCE per cui non sarebbe più dell’Italia ma della Banca Centrale Europea, ci è parso opportuno ribadire una cosa che dovebbe essere ovvia: queste sono riserve che si è riusciti a costituire nel corso di molto tempo e che si è riusciti a custodire nonostante tutto quello che è accaduto, come il terribile periodo della Seconda guerra mondiale. Dunque è opportuno ribadire che è del Popolo Italiano”.
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