sabato 1 novembre 2025

BYOBLU24 - RUSSIA, ASSE CON LA CINA: MOSCA SCEGLIE LO YUAN..!

 

La Russia si prepara a un passo storico nei mercati finanziari: per la prima volta emetterà titoli di Stato denominati in yuan, la valuta cinese. Una mossa che segna un ulteriore allontanamento dal dollaro e dall’euro, e che consolida l’asse economico con la Cina.

Secondo fonti vicine al Ministero delle Finanze, l’emissione potrebbe arrivare già entro la fine dell’anno, con un valore stimato fino a 400 miliardi di rubli, equivalenti a quasi 5 miliardi di dollari. Le scadenze previste andrebbero dai tre ai dieci anni.

Anche le imprese di punta della Russia, come i giganti energetici Rosatom Gazprom, stanno preparando il terreno per emettere obbligazioni denominate in yuan.

Oltre alla crescente spesa militare, il bilancio russo deve confrontarsi con le sanzioni internazionali. Con i mercati occidentali ormai chiusi, lo yuan diventa la porta d’accesso per attrarre investitori, soprattutto asiatici.

A fronte di un emissione in yuan di quasi 5 miliardi di dollari, il debito pubblico della Russia oscilla tra 250 e 300 miliardi di dollari. Si tratta comunque del 15% del PIL contro il 150% degli Stati Uniti. Finora Mosca aveva collocato il proprio debito quasi esclusivamente in rubli sul mercato interno e in valute occidentali sul mercato internazionale. Dall’operazione militare in Ucraina del 2022, l’accesso ai mercati occidentali è stato bloccato.

La mossa rappresenta un passo verso la de-dollarizzazione e segna un ulteriore avvicinamento strategico alla Cina, già principale partner commerciale di Mosca.

Lo yuan viene utilizzato maggiormente negli scambi internazionali. La sua quota nei pagamenti è salita negli ultimi anni dal 2-3% a circa il 5-6%, secondo i dati SWIFT. La valuta cinese è attualmente la quinta più usata nei pagamenti globali, quindi resta dietro al dollaro e all’euro, oltre che alle spalle di sterlina e yen.

La crescita dello yuan è inevitabilmente dovuta alla situazione geopolitica. Nel frattempo, i BRICS si allargano. Il gruppo formato da Russia Cina, insieme a Brasile, India e Sudafrica, ha accolto 9 Paesi nel 2025, portando il totale a quota 20. Alla diffusione dello yuan contribuisce anche il ruolo di primo esportatore mondiale della Cina. La politica di Pechino incoraggia inoltre l’utilizzo della valuta negli scambi esteri, anche se poi il governo esercita un controllo sul trasferimento dei capitali.

Nessun commento:

Posta un commento