Il piano di pace in 28 punti presentato da Donald Trump per il conflitto tra Russia e Ucraina sta creando scompiglio in giro per il mondo. In particolare è l’Unione europea a recitare la parte del guardone invidioso.
L’UE vuole che la guerra prosegua
Dopo aver passato gli ultimi tre anni senza proporre alcuna soluzione diplomatica, se non sanzioni alla Russia e armi all’Ucraina, ora i vertici di Bruxelles sono costretti a ingoiare il rospo di una pace sempre più vicina. “Fin dal primo giorno, l’Europa è stata al fianco dell’Ucraina di fronte all’aggressione russa. Oggi abbiamo discusso della situazione attuale e abbiamo ben chiaro che non ci dovrebbe essere nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina”, ha twittato indispettita Ursula von der Leyen dopo che sono stati resi noti i 28 punti del piano di Trump.
Sul piede di guerra anche la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno che spinge per la prosecuzione del conflitto: “L’Europa deve restare unita e ferma: la pace duratura nasce dal diritto, non dalla resa diplomatica. E nessuno può chiederci di accettare un testo che tratta la sicurezza europea come una variabile negoziabile e l’aggressione russa come un dettaglio da archiviare”.
Il problema è proprio questo: l’Unione europea finora è stata in grado di proporre solo personaggi stile Picierno, ingenui convinti che armare fino ai denti l’Ucraina potrà portare in un futuro ipotetico il crollo della Russia e l’uscita di scena di Vladimir Putin. Da Bruxelles ci si aspettava invece un più concreto realismo diplomatico, ma così non è stato.
Segnali di apertura da Zelensky
“C’è una fantasia secondo la quale se diamo solo più soldi, più armi o più sanzioni, la vittoria sia a portata di mano. La pace non sarà fatta da diplomatici falliti o da politici che vivono in un mondo di fantasia”, ha dichiarato il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance. E ora Washington ha dato un ultimatum all’Ucraina per prendere in considerazione il piano: sei giorni.
Il prossimo 27 novembre Volodymyr Zelenksy è chiamato a rispondere e nelle ultime ore si sono registrate delle aperture: “L’Ucraina ha sempre rispettato e continua a rispettare la volontà del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di porre fine allo spargimento di sangue e consideriamo in modo positivo ogni proposta realistica”. Se Zelensky accetta resteranno quindi solo Ursula von der Leyen e Pina Picierno a credere che si possa vincere una guerra, dopo averla persa sia sul piano militare che su quello diplomatico....!
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