...DURANTE LA MANIFESTAZIONE “PER LA NOSTRA LIBERTÀ, A TESTA ALTA CON GLI EBREI”!
COMUNICATO STAMPA
/ MILANO 31-10-2025 /
Nel corso della manifestazione contro l’antisemitismo svoltasi ieri in p.zza SS. Apostoli a Roma, la collega Giulia Bertotto è stata vittima di una grave aggressione fisica e verbale mentre si trovava nel pieno svolgimento del proprio lavoro di giornalista. Ricostruiamo i fatti, come pienamente riscontrabili dal servizio pubblicato nelle scorse ore dalla collega: nella serata del 30 ottobre si stava svolgendo a Roma la manifestazione “Per la nostra libertà, a testa alta con gli ebrei”, convocata dall’Associazione Setteottobre e condotta dal giornalista Antonino Monteleone.
La collega si è recata nella piazza con l’intento di raccogliere le voci dei manifestanti e delle numerose figure politiche di spicco che vi prendevano parte. Consapevole del clima di contrapposizione che caratterizza le posizioni genericamente definibili come “pro-Israele” e “pro-Palestina”, la collega si è limitata a porre domande generiche ai partecipanti: “perché ha deciso di scendere in piazza?”, “percepisce un clima di antisemitismo nella società?”Quando uno dei manifestanti rispondendo all’intervista ha detto: “dovreste chiedere ai palestinesi se vogliono andare in Yemen, se vogliono andare in Sudan o se preferiscono stare in Israele”, la collega ha posto un’ulteriore domanda: “e se i palestinesi dicessero che vogliono restare in Palestina cosa gli rispondiamo?” A quel punto è intervenuto un altro manifestante che ha stretto il polso della collega mentre riprendeva e l’ha insultata urlando: “tu non sei una giornalista, sei un rotta in c…”. Un’altra manifestante è intervenuta accusando la collega di “fare domande non neutrali” e un altro ancora ha lanciato dell’acqua su di lei. Nel frattempo è intervenuta la polizia che, invece di identificare i soggetti che l’avevano insultata e strattonata, l’ha accompagnata fuori dalla piazza chiedendole di mostrare il tesserino e annotando le sue generalità.
Oltre a manifestare la piena solidarietà alla collega aggredita, riteniamo indispensabile sottolineare che i fatti accaduti in piazza SS. Apostoli rappresentano un’inquietante lesione alla libertà di stampa, sancita dall’articolo 21 della Costituzione, dall’articolo 11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE, così come l’articolo 10 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. La gravità dei fatti è resa ancora più evidente dalla presenza in piazza di diversi esponenti politici, membri del Parlamento italiano ed europeo, di maggioranza e di opposizione, oltre che di diversi colleghi giornalisti, tra cui alcuni direttori di testata.
Riportiamo le parole della direttrice della nostra testata Virginia Camerieri in merito all’accaduto: “L’aggressione alla collega Giulia Bertotto non è solo un atto di violenza contro una giornalista. È un oltraggio al diritto dei cittadini di essere informati, un tentativo di intimidire chi esercita il dovere, prima ancora che il diritto, di fare domande. Il dovere di cronaca non si piega alle minacce, né agli insulti, né alla violenza e Byoblu non si piega a nessuna intimidazione. Continueremo a fare domande, a cercare risposte. Perché la libertà d’informare non si difende con il silenzio, ma con il coraggio di esserci.”
A seguito di questo episodio la collega Giulia Bertotto è comprensibilmente scossa, ma determinata a portare avanti il proprio lavoro come ha sempre fatto. Invitiamo le cariche istituzionali, le forze politiche e tutti i colleghi che ancora hanno a cuore la libertà di stampa a prendere posizione e condannare quanto accaduto.
CLAUDIO MESSORA (Editore “Byoblu”)
VIRGINIA CAMERIERI (Direttore responsabile “Byoblu”)
LA REDAZION
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