In un passaggio del suo intervento alla Camera dei deputati Sara Cunial ha suggerito che le proteste di piazza in Italia delle ultime settimane avrebbero subito delle infiltrazioni da parte dei servizi segreti italiani e inglesi.
“Nessun fuoco può essere coperto e le piazze ve lo dicono a gran voce nonostante le nuove forze assoldate da parte dei servizi segreti inglesi e italiani, sempre lautamente pagate dal sistema per nutrire il terrorismo di Stato”, la Cunial rivolgendosi al Presidente Conte.
Byoblu ha voluto approfondire quali siano stati, storicamente, gli interessi inglesi in Italia. Con l’aiuto del giornalista Giovanni Fasanella, esperto di terrorismo e intelligence, scopriamo che il ruolo dei servizi inglesi nel nostro Paese si può datare già dalla fine del secondo conflitto mondiale.
In quegli anni le forze degli Alleati, dopo aver sconfitto la Germania nazionalsocialista, si apprestavano a combattere un altro nemico: il comunismo sovietico e la sua influenza in Occidente. L’Italia sarebbe così diventata il centro nevralgico di una strategia della tensione che doveva impedire in ogni modo l’ingresso nel governo dei comunisti.
Servizi segreti di una parte e dell’altra si combattono in una guerra a bassa intensità. Tra questi ci sono anche i britannici e la loro influenza, come ci racconta Giovanni Fasanella.
Nessun commento:
Posta un commento