mercoledì 10 agosto 2011

Si prendono l'ENI. Draghi lava più bianco.

di Debora Billi (sequenza di due post tratti da petrolio.blogosfere.it)

E adesso si prendono l'ENI.

Qualcuno dubitava ancora? Lo vado scrivendo da anni. L'ENI è destinata ad uscire dalle mani dello Stato Italiano. Stato che, a quanto pare, non esiste più: ormai siamo un Paese in amministrazione controllata, come confermano i diktat del nuovo governo Trichet-Draghi, l'uomo che a sinistra considerano tutti persona taanto seria e affidabile. Probabilmente lo è, ma non certo per gli interessi italiani, altrimenti avrebbe chiesto di tagliare anche i costi della politica oltre che le pensioni e il lavoro precario. Lo scippo di ENI, ENEL, Poste e Finmeccanica servirà a ridurre di un centinaio di miliardi il debito pubblico (un 5%?), poi in teoria per coprire anche tutto il resto dovremmo venderci la
http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/6598-e-adesso-si-prendono-leni-
PS: I governi "tecnici" servono per "stangare" i più deboli, ricordate Amato nel 1992 e lo scippo perfino nei conti correnti retroattiva e la concertazione; Dini nel '97'-'98 con l'aumento dell'età pensionabile e l'inizio del precariato(Trheu!)? Ecco, ora ai nostri Pseudo-Politici, serve un'altro non politico che "metta le mani e i piedi delle nostre tasche" perchè poi loro, i politici, dicono che non erano d'accordo!.
Saluti, umberto marabese

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