sabato 27 agosto 2011

“Pronti a lasciare Torino”. Rossignolo getta la maschera.

Tutto secondo copione: reclamano altro denaro pubblico e se, come pare, non l’otterranno abbandoneranno l’ex Pininfarina al suo destino. La conferma nelle dichiarazioni odierne al Tirreno di Livorno. Ora si blocchino i fondi promessi da Sacconi

È ancora il figlio a farsi latore di cattive notizie. La famiglia Rossignolo di fronte al precipitare della vertenza relativa allo stabilimento ex Pininfarina di Grugliasco, rompe il silenzio e affida a Gianluca l’incarico di recapitare alle istituzioni piemontesi il messaggio ferale: «L’unico punto fermo è Livorno», dichiara stamattina al Tirreno annunciando l’inizio, da lunedì, dei corsi di formazione del personale in forza al sito toscano: si parte con gli 8 “tutor saldatori” che saranno seguiti, la settimana successiva, da tutti gli altri lavoratori ereditati dalla Delphi. Torino non rientra più nei piani. «Comunque vada – assicura il rampollo del patriarca Gian Mario – i componenti che verranno dagli Stati Uniti in qualche posto dovremo assemblarli e a Livorno abbiamo tutto: il capannone, le maestranze, il sostegno della Regione e degli enti locali. Le incertezze, semmai, riguardano il sito produttivo dove sarà fatta la carrozzeria e la finitura». Cioè Torino....continua...
http://www.lospiffero.com/article.php?id_sezione=2&id=2035
PS: Vorrei sapere chi ha partecipato e firmato  la trattativa per la quale i Rossignolo, sono diventati l'ago della bilancia su Ex Pininfarina. Se qualcuno  lo sa , lo prego di informarmi.
Perchè queste mie negative supposizioni? Il signor Rossignolo era in prima fila per acquisire la Ex carrozzeria Bertone, poi, naturalmente , viene regalata a Marcchionne: perchè il Rossignolo prima si ritira e poi invece accetta, in quattro e quatrotto, di recuperare la Ex Pininfarina? Quali assicurazioni gli sono state assicurate sul divenire dell'area dell'azienda? Statene certi, mi informerò e riporterò le conclusioni.
Saluti, umberto marabese

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