Da diverse “veline” giornalistiche, provenienti dal Colle, sembra che qualcuno, da questa mattina, continui a cantare”….Tripoli, bel sol d’amore, sei italiana al rombo del cannon……”. Le stesse sostengono che per i lunghi e larghi corridoi, si incontra un noto inquilino, con la mano destra infilata dentro la giacca all’altezza del cuore, che grida ad alta voce a chi incontra…” al mio nome, da oggi, aggiungete Imperatore di Libia…”.
Io non ci credo tanto, però......
PS: Il sole forte di questi giorni e l’età fanno brutti scherzi, ne sò qualcosa anch’io.
umberto marabese
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