martedì 23 agosto 2011

La Tav vista dagli Usa,"L'Italia che non ce la fa"

Il Wall Street Journal: «In gioco ci sono 8 mila posti di lavoro»

glauco maggi-new york
L’Italia ancora in prima pagina sul Wall Street Journal. Ma non per il debito pubblico come nei giorni scorsi di panico borsistico. Stavolta la storia è tutta di (tri)colore, datata Chiomonte, quindi sui No Tav. Il tono critico e un po’ irridente emerge dal titolo e dalle prime righe. Seguono le cifre dei posti di lavoro che si perdono a bloccare il progetto, e l’impressione finale è d’un Paese frenato da una curiosa alleanza di pacifici retrogradi religiosi e di avanguardisti dell’ambientalismo violento.
Il giornale, tratteggiando il Bel Paese dallo spunto della cronaca in Val di Susa, lo giudica insomma un altro pianeta. Ma per capirlo non basta la traduzione del titolo «Protesters Make Italian Rail Project The Little Engine That Couldn’t», che letteralmente sta per «I protestatari rendono un progetto ferroviario italiano quel piccolo motore che non ce la fa...continua....
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/416566/
PS: Per una volta mi sia permesso usare una parolaccia, ma a questi del Wall Strett Journal  gliela dico con tutto il cuore: " ma va a fan culo, yankee di m...a!"
Chiedendo ancora scusa, un saluto da umberto marabese

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