Stellantis mette gli operai italiani in cassa integrazione, blocca il progetto per la gigafactory di Termoli e investe in Spagna.
Nuovo schiaffo al nostro Paese da parte del gruppo automobilistico franco-italiano, che annuncia un investimento da 4 miliardi di euro a Saragozza per un grande impianto di batterie per veicoli elettrici. L’inizio della produzione, in collaborazione con i cinesi di CATL, è previsto per il 2026, garantendo 3.000 posti di lavoro.
Il presidente del gruppo John Elkann e il primo ministro Pedro Sanchez esprimono soddisfazione. La nascita della fabbrica è infatti frutto di un accordo tra l’azienda e il governo spagnolo, che ha concesso a Stellantis oltre 350 milioni di euro di sovvenzioni. Quelle che l’azienda chiede anche al governo italiano in cambio di investimenti.
Nel nostro Paese, Stellantis ha sospeso lo stesso progetto a Termoli, che dovrebbe prendere forma in un consorzio con Mercedes e TotalEnergies. Il gruppo sembra ignorare soltanto l’Italia, perché nel 2023 ha avviato in Francia un’altra gigafactory.
Nello storico stabilimento di Torino Mirafiori la produzione è crollata e migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione. Non va meglio neppure nelle altre cinque fabbriche italiane.
Quantomeno nelle scorse ore è stata trovata una soluzione, seppur temporanea, a Cassino: 249 lavoratori dell’azienda di logistica Trasnova non saranno licenziati dopo il rinnovo per un anno del contratto di fornitura da parte di Stellantis.---
¿"Balón de oxígeno" a un "agonizante" pedro I el mentiroso?
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