...MA NON RICONOSCE LA SCONFITTA!
Si è ufficialmente insediato il nuovo presidente della Georgia Mikheil Kavelashvili, membro del parlamento di Tbilisi dal 2016 ed ex calciatore professionista. Nelle settimane scorse la presidente uscente, Salomé Zourabichvili, di nazionalità francese e naturalizzata georgiana dal 2004, aveva dichiarato di non riconoscere la validità dell’elezione e di non voler lasciare il suo posto. Dall’altro lato, il primo ministro, Irakli Kobakhidze, l’aveva ripetutamente avvertita che, nel caso in cui non avesse lasciato il Palazzo presidenziale, sarebbe stata indagata per il sequestro illegale di un’istituzione governativa. Oggi Salomé Zourabichvili, è uscita dal palazzo.
Mikheil Kavelashvili è il primo presidente della Georgia non eletto attraverso il voto popolare ma da un collegio composto dai membri del parlamento e da rappresentanti locali, lo scorso 14 dicembre hanno segnato il suo nome sulla scheda 224 dei 300 elettori.
Il nuovo presidente è dunque espressione del parlamento insediatosi a seguito delle elezioni dello scorso 26 ottobre a che hanno decretato la vittoria del partito “Sogno georgiano”, che ha già annunciato di voler sospendere le trattative per l’ingresso della Georgia nell’UE. Come vi abbiamo raccontato attraverso i reportage dell’inviato Andrea Lucidi, dal giorno delle elezioni nella capitale si sono tenute diverse manifestazioni, appoggiate da Bruxelles, che hanno contestato l’esito del voto.
Le opposizioni hanno denunciato presunte irregolarità alle urne, tuttavia l’OCSE, che aveva inviato una squadra di osservatori, non ha rilevato brogli e ha concluso il proprio rapporto sulle elezioni auspicando un “rafforzamento della stabilità del quadro giuridico, la garanzia di un’equa copertura mediatica e la promozione della parità di genere nella partecipazione politica”.
Uscendo dal palazzo presidenziale, Salomé Zourabichvili si è fermata a parlare con i manifestati e ha sostenuto di sentirsi ancora “la legittima presidente della Georgia”, mentre Mikheil Kavelashvili, durante la cerimonia di insediamento ha dichiarato: “Ogni cittadino della Georgia mi è caro, indipendentemente dalle sue opinioni o dalla sua appartenenza politica. Io sarò il presidente di tutti, dei miei sostenitori e degli oppositori. I miei sforzi futuri saranno finalizzati a consolidare e unire la società“.
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