lunedì 30 dicembre 2024

BYOBLU24 - MILANO SI TINGE DI “ZONE ROSSE”: COMUNI ALLA LENTE DEL CONTROLLO O A MISURA DI CITTADINO?

 

30 Dicembre 2024  Giulio Bertotto

Il rosso, tradizionalmente, è il colore delle feste natalizie. Ma anche del pericolo e della minaccia. Quest’anno i significati tornano a sovrapporsi.

Scattano infatti da oggi le cosiddette “zone rosse” a Milano. No, non è un déjà vu e virus in giro non sono segnalati. Si tratta di aree interdette a coloro che hanno atteggiamenti aggressivi verso gli altri cittadini o il patrimonio pubblico in vigore da oggi 30 dicembre fino al 31 marzo.

La decisione è stata presa dal prefetto Claudio Sgaraglia e prevede il divieto di stazionamento per destinatari di segnalazioni dell’autorità giudiziaria per reati in materia di droga, furti, rapine e danneggiamenti.

A MILANO TORNANO LE “ZONE ROSSE”

Coinvolte le aree vicine alle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Porta Garibaldi e Rogoredo, le zone adiacenti a piazza Duomo, e quelle della Darsena e dei Navigli, più interessate dalla movida. Le forze di polizia potranno anche allontanare immediatamente chi verrà considerato capace di minare la sicurezza pubblica e il decoro della città.

Cinque zone rosse, ad accesso limitato e controllato, per tre mesi. La sicurezza del cittadino è una priorità ma la legge può impedire a colui che non è in arresto o trattenuto dalla legge di accedere a piazze e strade di un Comune?

COMUNI A PROVA DI POLIZIA O A MISURA DI CITTADINO?

Le nostre città sono sempre più turistificate, i prezzi degli immobili non vengono calmierati, gli affitti salgono alle stelle, i nostri centri urbani sono sempre più soggetti a controllo poliziesco e sempre meno a misura del cittadino. La sicurezza è nelle opportunità abitative e negli spazi vivibili o nelle telecamere e nell’esasperazione della vigilanza?

Proprio nella notte appena trascorsa, in diverse città italiane, tra cui proprio Milano, alcuni attivisti hanno svolto un atto dimostrativo contro gli affitti brevi, sigillando le cassette dove vengono riposte le chiavi delle stanze dei bed and breakfast. La stessa Milano in cui, è entrato in vigore il divieto di fumare all’aperto.

Se anche le notti di festa diventano un pretesto per il controllo emergenziale, non si rischia di rendere lo spazio pubblico, quello del dibattito e quello fisico, sempre meno democratici?--------


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