da eddyburg.it.
Quarantacinque anni fa l’alluvione colpì le città e i territori di Venezia, Firenze, Trento, Pisa. Sessant’anni fa l’alluvione aveva colpito il Polesine, causando morti e migrazioni. Giorgio Nebbia, in una lettera cui con queste parole rispondiamo, ci invita a ricordare quei lontani avvenimenti anche in relazione a quelli di oggi: non solo agli analoghi disastri (nessuno osi più di definirli “naturali”), ma all’aiuto che affrontarli seriamente darebbe il problema del lavoro. E ci ricorda il modo in cui in quegli anni si comportarono i parlamenti e i governi (all’epoca erano istituzioni distinte): appassionato lavoro di commissioni composte da parlamentari capaci di studiare e pensare, mobilitazione di studiosi delle varie discipline coinvolte dotati di strumenti per lavorare efficacemente...continua...
http://www.megachip.info/tematiche/beni-comuni/7087-le-alluvioni-non-disastri-naturali.html
PS: Invece di sperperare 27 miliardi di euri all'anno per le Forze Armate( che non c'entrano niente con la sicurezza dei cittadini italiani...) i governi che si sono alternati dal 1992 in poi, avrebbero potuto fare lavorare milioni di italiani per mettere a posto il nostro territorio. Non l'ha mai fatto il centro-destra e non l'ha fatto mai il centro sinistra, una vergogna: Presidente Napolitano, perchè il si a tante guerre e non la messa in sicurezza del paese e dei suoi cittadini?
umberto marabese
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