Una lettera choc all’allora capo dello Stato: "Se muore chi sta in cella è colpa tua". E il 41bis fu ammorbidito.
Ecco le parole che terrorizzarono Oscar Luigi Scalfaro. Frasi scritte nel febbraio 1993 dai parenti dei mafiosi ristretti in regime di 41 bis a Pianosa e all’Asinara, rilette con inquietudine dal Presidente dopo gli attentati di Roma e Firenze.
Un documento aspro nei toni, minaccioso nelle allusioni, che il 27 luglio porterà al colpo di spugna del governo di centrosinistra nella persona del ministro Giovanni Conso: niente più carcere duro per 334 detenuti, inclusi cinque esponenti di vertice di Cosa nostra. Altro che Ciancimino jr, le accuse al generale Mori, il ruolo della nascitura Forza Italia....continua...http://www.ilgiornale.it/interni/trattativa_stato-mafia_scalfaro_sapeva/18-11-2011/articolo-id=
PS: <<Questo bacchettone cacasotto è capace solo di picchiare le donne scollate o in minigonna. Alla mafia invece "carezze" perchè potrebbero fargli male. Che brutto personaggio. Talmente brutto che l'augurio di Guglielmo Donatone che viva fino a 200 anni mi sembra una jattura.>> Commento copia/incolla.
umberto marabese
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