Angeletti (Uil): «Un sopruso». La Cgil: «Più equità».
«Inaccettabile», «Un sopruso». I sindacati dicono no ai possibili interventi del governo Monti sulle pensioni, di cui alcuni dettagli sono apparsi sugli organi di stampa. Nel mirino, in particolare, l'ipotesi di innalzare la soglia di uscita dal lavoro da 40 a 41-43 anni di contribuzione.
ANGELETTI (UIL): «UN SOPRUSO» - Portare a 43 gli anni di contribuzione necessari per accedere alla pensione «sarebbe un sopruso. Già riteniamo ingiusta la finestra dei 40 anni attualmente prevista. I lavoratori non avrebbero nessun aumento alla pensione; lavorerebbero gratis. È un obolo, una donazione alle casse pubbliche» attacca il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle ipotesi di modifica del sistema previdenziale.
LAMONICA (CGIL): «INACCETTABILE» - Protesta anche la Cgil. «Se fossero vere le notizie anticipate dalla stampa riguardo alle misure sulle pensioni - sostiene Vera Lamoni...continua...http://www.corriere.it/economia/11_novembre_30/sindacati-pensioni_
PS: Finalmente una linea unica. Non mi piace avere tre sigle sindacali che dicano e che facciano sempre le stesse cose; la dialettica a volte può anche essere aspra. L'importante e che, quando '' l'ingiustizia, e sempre contro gli stessi la vogliono imporre, la risposta sia la stessa.
E i partiti che faranno? Faranno sempre i servi? Stiamo a vedere.
umberto marabese
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