Il presidente della Corte d'Assise di Milano Filippo Grisolia lascia l'incarico perché nominato capo gabinetto del nuovo ministro della Giustizia. Il procedimento sulla morte di Lea Garofalo così deve ripartire dalla prima udienza con il rischio di scarcerazione degli imputati
La fretta. Mettiamola così. E’ stata la fretta di un governo di emergenza a caccia di nuovi ministri e relativi capi di gabinetto a rimettere in gioco un processo per mafia che sembrava avviato verso una conclusione quasi certa. Danni collaterali della crisi economica. Capita a Milano. In corte d’Assise dove da luglio è in corso il processo per l’omicidio di Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia rapita il 24 novembre di due anni fa nel centro di Milano, interrogata, uccisa e sciolta nell’acido a San Fruttuoso vicino a Monza. Omicidio dunque. Ma non solo. Dietro c’è la ‘ndrangheta. Ma solo ufficiosamente. Perché ufficialmente a Carlo, Giuseppe e Vito Cosco (quest’ultimo già autore, nel 2003, della strage di Rozzano in cui uccise tre uomini e una bimba di due anni) è stata tolta l’aggravante del metodo...continua...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/23/mafia-sciolse-nellacido-presidente-lascia-PS: Sarà mica uno scherzo? Non ci credo!
umberto marabese
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