L'antica cittadella di Aleppo: secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani ora è in mano alle truppe governative (afp
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------L'avanzata dei governativi sostenuti dall'aviazione di Mosca nella zona Est: avrebbero respinto le ipotesi di un cessate il fuoco nella città ormai devastata per insistere nei combattimenti. Tre vittime russe in una settimana. E a Damasco si sarebbero arresi 3mila miliziani ribelli.
La battaglia per Aleppo è alla fine: le truppe di Bashar al Assad, sostenute dall’aviazione russa, hanno ormai conquistato l’intera città vecchia, strappandola ai ribelli assieme alla grande moschea degli Omayyadi, seriamente danneggiata durante i combattimenti. La notizia viene dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui i militari governativi avanzano rapidamente nella parte est della città, circa 45 chilometri quadrati, caduta nelle loro mani all’80 per cento.
La presa della città vecchia si aggiunge ai quartieri già conquistati: secondo la Sana, agenzia ufficiale di Damasco, sono cadute sotto il controllo dei lealisti le zone di Aghiour e Bab al-Hadid, a nord della Cittadella. Si affiancano ai quartieri già conquistati di Karm al-Dada, Karm al-Qatirji, al-Shaar, al-Marjeh e al-Sheikh Lutfi....
http://www.repubblica.it/esteri/2016/12/07/news/aleppo_le_truppe_di_assad_conquistano_la_citta_vecchia-153620586/La presa della città vecchia si aggiunge ai quartieri già conquistati: secondo la Sana, agenzia ufficiale di Damasco, sono cadute sotto il controllo dei lealisti le zone di Aghiour e Bab al-Hadid, a nord della Cittadella. Si affiancano ai quartieri già conquistati di Karm al-Dada, Karm al-Qatirji, al-Shaar, al-Marjeh e al-Sheikh Lutfi....
Ancora sotto controllo dei ribelli è rimasta la parte sud-orientale della città. Damasco e i suoi alleati hanno respinto le ipotesi di un cessate il fuoco nella città ormai devastata dai combattimenti, per insistere nell’avanzata. Nei giorni scorsi, dopo l'ennesima strage di civili, l'Onu aveva mandato un nuovo allarme: Aleppo rischia di diventare un gigantesco cimitero.
Anche un consigliere militare russo, il colonnello Ruslan Galitsky, è morto per le ferite riportate durante gli scontri dei giorni scorsi: è la terza vittima russa in una settimana, dopo la morte di due infermiere per un attacco con razzi all’ospedale da campo di Aleppo.
Sempre secondo l'Osservatorio, sono almeno 80mila le persone fuggite dai quartieri orientali di Aleppo, nel nord della Siria, da quando a metà novembre è stata rilanciata l'offensiva dell'esercito di Damasco per riprendere il controllo della zona in mano ai ribelli. Il dato comprende sia chi si è rifugiato nei quartieri occidentali di Aleppo controllati dal regime di Damasco, sia quelli che sono andati nell'enclave in mano ai curdi. Esclusi, invece, coloro che si sono diretti verso sud, ovvero verso le restanti zone controllate dai ribelli.
Quasi nelle stesse ore, a Damasco, circa 3.000 miliziani ribelli si sarebbero arresi a Khan al-Sheikh, alla periferia della capitale. Secondo l'agenzia russa Tass che ha diffuso la notizia, è stata loro garantita l'uscita dalla città con le loro famiglie per dirigersi, a bordo di 52 autobus, verso la provincia di Idlib. "Dopo lunghi e difficili negoziati,
è stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco con i miliziani", ha dichiarato Aleksei Leshchenko, portavoce del Centro russo per la riconciliazione in Siria.
I miliziani, aggiunge la Tass, hanno consegnato oltre 500 armi da fuoco, fucili e decine di mortai.---------------
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