L’Esperto: Putin ha infiltrato stupratori fra i profughi.
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In Germania è stato arrestato il profugo afgano di 17 anni (dice lui) che ad ottobre, a Friburgo, ha stuprato e ucciso la studentessa di 19 anni Maria Landerburger, figlia (tra l’altro) di un altissimo funzionario UE, l’assistente capo dell’ufficio giuridico della Commissione. Lo scorso mese gli agenti tedeschi hanno arrestato sette profughi afghani che, in un campo profughi, hanno violentato un’adolescente iraniana. “Una epidemia di stupri avviene in Germania”, il più possibile taciuta dai media, perché sono i profughi a commetterle.
Di chi è la colpa? Ma di Vladimir Putin, è ovvio. E’ possibile che i russi stiano infiltrando nei centro di raccolta dei profughi, degli stupratori siriani legati ad Assad, e iracheni collegati a Saddam Hussein (buonanima), in combutta con la mafia russa, per aggredire
L’accusa è stata elevata da Gustav Gressel, un ‘esperto’ dell’European Council on Foreign Relations. Che è il think tank a cui partecipa anche Emma Bonino; nonostante il nome lo colleghi allo storico Council on Foreign Relations (CFR) dei Rockefeller che dagli anni ’20 detta gran parte della politica estera Usa, lo ECFR è fondato e finanziato da George Soros.
Ovviamente, questa uscita si inserisce nella grande campagna in corso in Usa per accusare Putin di aver interferito nelle elezioni presidenziali, ordinando ai suoi hacker di penetrare le mail della campagna Hillary Clinton e metterla in cattiva luce; e nella più vasta tempesta propagandistica per cui se in Siria avvengono atrocità, bombardamenti, ad Aleppo viene distrutto l’ultimo ospedale pediatrico, se l’IS riconquista Palmira, “è stato Putin”. Putin è causa del Brexit, della crisi dell’UE e dell’euro; Putin che ha “occupato la Crimea”, che ordina la guerra civile in Ucraina, che costringe la NATO a mandare truppe nei paesi baltici che temono un’invasione. Ormai l’intero Establishment della sinistra globale, dopo aver deriso per due decenni come complottasti coloro che si occupavano degli strani retroscena del loro potere oligarchico, vive nell’ossessione di essere vittima di un complotto.
Tuttavia, la tesi dell’esperto del European Council on Foreign Relations è così inverosimile, così stupida, senza fondamento, che supera le necessità della propaganda e disinformazione. Il solo fatto di poterla enunciare per iscritto, e farla pubblicare sui giornali, invoca un’altra spiegazione: dalla psichiatria. Qui manca la capacità di sottoporre al vaglio della coscienza i propri abbagli e le proprie allucinazioni, che distingue l’uomo sano dal matto.
E’ un’alterazione mentale ed ideologica, che sviscera un intelligente articolo del sito Washington’s Blog. Colpisce sulle due sponde dell’Atlantico tutti i portatori dell’ideologia globalista-progressista e suoi beneficati e profittatori, di fronte agli eventi che stanno incrinando il loro bel progetto. Essi “danno la colpa a tutti e a a qualunque cosa, tranne alle loro politiche che hanno impoverito i loro cittadini e connazionali – di cui non si sentono parte.
“E’ un fatto incontrovertibile – ha scritto Glenn Greenwald – che le istituzioni e autorità occidentali, per decenni e con assoluta indifferenza, hanno calpestato il benessere economico e la sicurezza sociale di centinaia di milioni di persone. Mentre i circoli elitari si ingozzavano di globalismo, libero commercio, speculazione nel casinò di Wall Street e guerre senza fine (che arricchivano gli autori e hanno fatto sopportarne il peso ai più poveri e marginali), essi hanno completamente ignorato le vittime della loro ingordigia, salvo quando le vittime protestavano un po’ troppo, causato confusione – e allora sono stati condannati come trogloditi che meritavano di essere i perdenti nella gloriosa gara globale della meritocrazia”.
Già: gli inglesi che hanno votato Brexit sono “rurali”, per Trump hanno votato i bianchi lasciati senza lavoro operaio dal progresso, lo sgomento verso le ondate di immigrati è frutto di arretratezza e provincialismo, quando non di razzismo del secolo scorso, l’insoddisfazione crescente per l’oligarchia burocratica – per Mogherini e Merkel – è dovuta all’influenza dei media russi (che dunque vanno chiusi) sulle infantili menti dei sudditi, e sulle suggestioni che vengono da blogger e partiti pagati – da Putin..
Da qui si vede che questa malattia psichiatrica è di fatto una malattia morale: l’altezzosa, ferrea convinzione delle elites che loro hanno ragione, sempre e comunque. L’ideologia politicamente corretta, la sola ammissibile, è la loro. Chi è contro, è spregevole, stupido, o mosso da motivi ignobili e illegittimi.
“Dagli anni ’80 le elites nei paesi ricchi hanno calcato la mano, accaparrando per sé tutti i guadagni, e chiudendo le orecchie quando parlavano gli altri; e adesso guardano con sorpreso orrore la rivolta degli elettori”. Le “elites che fanno opinione sono così aggruppate, così incestuose, così lontane dalla gente che avrebbe deciso le elezioni (Usa), la disprezzano al tal punto, che non solo non hanno visto l’ondata che andava verso Trump, ma hanno accelerato quella tendenza, involontariamente, col loro comportamento altezzoso e auto-glorificatorio”.
In Usa, i democratici hanno “scelto deliberatamente di avanzare un candidato fortemente impopolare, vulnerabile, con infiniti scheletri nell’armadio”, Hillary, che “era percepito da tutti come il beneficiario o il protettore dei peggiori aspetti della corruzione della elite”. Ora che Hillary ha perso, hanno accusato dell’insuccesso tutti, tranne se stessi: Bernie Sanders, Jill Stein (la verde che ha portato via una quota di voti “progressisti”), James Comey (il capo dell’FBI), Wikileaks, i blogger alternativi che hanno parlato male della Clinton – e sopra tutti e tutto, finalmente – Vladimir Putin.
E’ stato Putin.
Anche dopo il Brexit, s’è visto come hanno reagito le oligarchie eurocratiche, fra Bruxelles e Berlino: con rabbia. Colpa di Farage; attenti a Grillo e Salvini, o sarà Italexit! Sono soggetti alla propaganda di Mosca! Gli inglesi devono soffrire per la loro scelta, hanno detto Hollande e Juncker. “Invece di riconoscere e correggere i difetti fondamentali del sistema, han dedicato le loro energie a demonizzare le vittime della loro corruzione, onde delegittimare le loro lagnanze, e così sollevare se stessi da ogni responsabilità di correggerle”. Ma una tale reazione è riuscita a “rafforzare la percezione comune che queste elites e istituzioni sono interessate a sé, tossiche e distruttive in modo inguaribile; dunque non possono essere riformate – dunque, vanno distrutte”.
In Italia, dopo il travolgente NO a Renzi, abbiamo visto l’oligarchia globalista fare lo stesso governo di prima, con la benedizione dell’oligarca Mattarella, e la soddisfazione dei parlamentari non votati da nessuno. Attenti a Salvini, che riceve i soldi da Putin!
Chi è abbastanza vecchio, ricorda che di questa malattia mentale-ideologica già erano affetti quando facevano i marxisti leninisti e volevano ridurre l’Italia a paese sovietico: chi si opponeva loro non aveva diritto al discorso, perché i suoi moventi erano sicuramente ignobili e interessati, voleva lo sfruttamento dei lavoratori, era pagato dagli Americani. Gentiloni era così: militava nel Partito di Unità Proletaria per il Comunismo, e aveva ragione lui; ora sta con Hillary, e ha sempre ragione lui. Con tutta la sinistra , da marxista-leninista diventata globalizzatrice, stra-capitalista, filo-americana e anti-Putin. La sola cosa che non cambia: ha sempre ragione.
Ovviamente non è un caso personale, di Gentiloni. E’ un contagio, una epidemia in atto scatenata dalle novità dirompenti il Progetto. Secondo un ex parlamentare britannico, Ben Bradshaw, è “probabile” che la Russia abbia falsato il voto sul Brexit. Merkel ha avanzato che hacker russi, infiltrando Internet e diffondendo false informazioni, potrebbero determinare la sua sconfitta alle elezioni di settembre 2017.
Di fronte al malcontento galoppante verso la UE e l’euro, la risposta della Commissione Europea è: “La propaganda russa ha penetrato tutti i paesi europei”.
La Mogherini ha allestito una “task force” per contrastare la propaganda di Mosca (cioè i notiziari di Russia Insider e Russia Today), che instilla nei sudditi idee “contrarie ai nostri valori”. Esiste un certo “deficit di democrazia” nell’Unione? Lunedì, a Bruxelles, è stato deciso che le decisioni importanti – come l’esercito europeo, una maggiore integrazione, il federalismo – saranno sottratti alla vista del pubblico (e delle opposizioni euroscettiche) abolendo i passaggi al Parlamento; tutto si deciderà in “trialoghi” tra Commissione, Consiglio e selezionati membri dell’Europarlamento. A porte chiuse e senza informazioni ai media.
Ma “è colpa di Putin”. Questi sono padroni pazzi che non vogliono, non possono riformare il Sistema. Vanno distrutti o ci distruggeranno.
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