Miriam Gualandi 3 Maggio 2025
Pace in stallo in Ucraina, e ora il banco di prova è il prossimo 9 maggio. In Russia si celebra la parata per gli 80 anni della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale e per questo il Cremlino ha dichiarato un cessate il fuoco di tre giorni. Eventualità che Zelensky però rimanda al mittente chiedendo invece un cessate il fuoco di 30 giorni.
E poi rilancia dicendo che “non può garantire la sicurezza dei leader” attesi a Mosca per le celebrazioni. Tra questi sono attesi il presidente slovacco Robert Fico, il presidente serbo Aleksandar Vucic e il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev.
Non si è fatta attendere la reazione del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev che sul proprio canale Telegram scrive “in caso di vera provocazione nel Giorno della Vittoria, nessuno garantisce che Kiev vedrà il 10 maggio”.
Intanto nelle scorse ore si sono registrati nuovi attacchi. Circa 50 persone sono rimaste ferite dai droni russi lanciati su Kharkiv, poche ore dopo gli attacchi aerei russi su Zaporizhia, nel sud del Paese, in cui sono rimaste ferite più di 20 persone.
Sul piano delle trattative di pace, sembra ancora lontano un accordo. Nelle scorse ore era girata voce che gli Stati Uniti avessero deciso di sfilarsi dai colloqui, eventualità smentita però dalla Casa Bianca.
Anche perché gli Usa avrebbero portato a casa il risultato su cui hanno lavorato per mesi: e cioè l’accordo sui minerali, intesa che Zelensky ha definito “equa”.
Per Kiev ora sono pronti 50 milioni di aiuti mentre gli Usa avranno l’accesso privilegiato ai nuovi progetti di investimento per sviluppare le risorse naturali ucraine, compresi alluminio, grafite, petrolio e gas naturale.---
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