Iscriviti al canale Whatsapp di Byoblu Il sindacato tedesco IG Metall ha espresso preoccupazione per la sicurezza del posto di lavoro di oltre 20.000 dipendenti di Thyssenkrupp. Questo fa seguito all’annuncio, tre giorni fa, da parte del conglomerato di cedere quote di minoranza in tre delle sue divisioni nell’ambito di un più ampio piano di ristrutturazione.
Jürgen Kerner, vicepresidente di IG Metall e membro del consiglio di sorveglianza di Thyssenkrupp, ha dichiarato alla Sueddeutsche Zeitung che “i piani potrebbero comportare il taglio di oltre 20.000 posti di lavoro”.
I potenziali tagli sono considerati un rischio significativo per la forza lavoro, in quanto l’azienda è impegnata nel processo radicale di ristrutturazione. Thyssenkrupp ha già annunciato l’intenzione di tagliare o esternalizzare fino a 11.000 posti di lavoro nella sua divisione siderurgica TKSE e di tagliare circa 1.800 posti di lavoro nella sua unità automobilistica.
Kerner ha affermato che il consiglio di sorveglianza di Thyssenkrupp si riunirà a giugno per approvare lo scorporo della divisione sottomarini e navi da guerra del gruppo, TKMS, previsto per la fine dell’anno.
Passando all’acciaio, il sindacalista ha criticato il miliardario ceco Daniel Kretinsky, che lo scorso anno ha acquisito una quota del 20% di TKSE ed è in trattative per acquisire un altro 30%, dopo un accordo di riduzione del personale con i lavoratori.
Da inizio anno la quotazione del gruppo è salita di oltre il 130%, di riflesso alle ricorrenti voci di riassetto. Ma la riorganizzazione sarebbe ben più radicale. Il consiglio di amministrazione, presieduto dal CEO Miguel Lopez, intende creare le basi per la vendita di altre divisioni.
In quest’ottica è prevista la riduzione del personale della sede centrale, che attualmente conta 500 dipendenti, a 100 e sono in programma anche altri tagli di posti di lavoro nell’amministrazione, che conta circa 1.000 dipendenti.---
Nessun commento:
Posta un commento