Le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dalla Russia da parte dell’UE hanno raggiunto il valore più alto dalla fine dell’inverno a luglio – 630 milioni di dollari – rivela un’analisi dei dati Eurostat effettuata da Sputnik. Ciò avviene nel quadro delle dichiarazioni europee sul rifiuto delle risorse energetiche russe.
Secondo l'analisi, lo scorso luglio le importazioni sono aumentate intorno al 13,5% , sia in termini mensili che annuali.
Il principale acquirente è stata la Spagna , che ha moltiplicato le sue acquisizioni per 2,3, fino a 268 milioni di dollari. Inoltre, i Paesi Bassi hanno aumentato le proprie importazioni di un quarto, a 59 milioni di dollari.
In totale, Bruxelles ha acquisito da Mosca questa risorsa per un valore di 4,45 miliardi di dollari nei sette mesi del 2024, rispetto ai 6,125 milioni di dollari del 2023. Ma nonostante il minor costo di approvvigionamento, la quota del GNL russo è balzata dal 13,3% al 18,6% . Il motivo è stato il dimezzamento delle importazioni dell’UE da altre fonti.
Come ha detto a Sputnik il direttore del Dipartimento per la cooperazione economica del Ministero degli Esteri russo, Dmitri Birichevski, gli stati dell'UE continuano ad aumentare le loro importazioni di gas dalla Russia.
Secondo le parole del diplomatico, la quota del gas russo negli acquisti totali del blocco ha raggiunto il 15%.
Le importazioni di GNL russo verso l’Europa sono aumentate a seguito delle restrizioni imposte dall’UE sulle risorse energetiche provenienti dalla Russia.
Da Mosca hanno ripetutamente sottolineato che l'Unione europea ha commesso un grave errore rinunciando all'acquisizione degli idrocarburi russi. Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha assicurato che il suo Paese non nega a nessuno la fornitura delle sue risorse energetiche .
Nelle sue parole, l'Europa sperava che se non avesse ricevuto il gas russo, Mosca sarebbe crollata, ma invece nei suoi Stati cominciano ad avvenire processi irreversibili .
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