In Germania continua l’ascesa dei partiti euroscettici.
I socialdemocratici vincono con un solo punto di vantaggio...
Dopo aver trionfato alle elezioni regionali in Turingia con il 33,1% dei voti e aver ottenuto un secondo posto in Sassonia con il 30,5%, il partito Alternative fur Deutschland ha confermato la sua ascesa anche nel land di Brandeburgo. 29,2% delle preferenze con un solo punto percentuale di distacco dai vincitori della tornata elettorale, ossia i socialdemocratici che hanno ottenuto il 30,9%.
AFD conferma così la crescita rispetto al precedente appuntamento elettorale in Brandeburgo, quando ottenne il 23% delle preferenze. Notevole risultato anche per l’Alleanza Sahra Wagenknecht, partito euroscettico e anti NATO di sinistra, che ha raggiunto il 13,5% dei voti.
Ricordiamo che questo movimento è stato fondato a gennaio 2024 e quindi ha soli 9 mesi di vita, ma nonostante questo è arrivato davanti a un partito di potere come i cristiano democratici della CDU, che si sono fermati al 12%.
Un grande inciucio per fermare gli euroscettici
I media generalisti hanno dipinto questa tornata elettorale come un trionfo dei socialdemocratici contro quella che viene definita “avanzata dell’estrema destra”. A dispetto del ritratto epico, la vittoria stentata della SPD assomiglia più al suono dell’orchestra del Titanic piuttosto che al risveglio improvviso di un paziente in coma profondo da anni. Intanto occorre sottolineare come il land di Brandeburgo sia governato ininterrottamente dall’SPD dal 1990: 34 anni di regno. Le tendenze dei numeri parlano chiaro, questo monopolio del potere sta per finire.
La vittoria risicata dei socialdemocratici potrebbe essere poi molto simile ad uno scenario già visto in Francia alle ultime elezioni parlamentari. I partiti tradizionali in crisi di voti, pur di impedire l’ingresso alla stanza dei bottoni dei movimenti euroscettici, si inventano inciuci sempre più improbabili.
L’SPD potrebbe aver vinto elezioni in Brandeburgo grazie anche ai voti dei cristiano democratici. Questa almeno è l’opinione di Carsten Linnemann, segretario generale della CDU: “Per settimane c’è stata una polarizzazione sulla questione se votare per l’AfD o per l’Spd con il ministro-presidente Dietmar Woidke alla guida. Di conseguenza, molti elettori della Cdu hanno deciso che avrebbero votato per SPD’”.
In questo clima politico altamente instabile con una crisi economica mai vista, la Germania si avvicina alle prossime elezioni federali previste per settembre 2025....
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