Il Parlamento europeo ha approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”. L’intera risoluzione ha poi ricevuto il voto favorevole della plenaria di Strasburgo.

Sul voto si è divisa la maggioranza di governo, così come l’opposizione. Gli eurodeputati di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo (gruppo Ecr) hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme. Hanno detto sì, tra gli altri, il capodelegazione dei Fratelli Carlo Fidanza, Pietro Fiocchi, Nicola Procaccini, la vicepresidente del Parlamento Antonella Sberna. Invece nel voto separato sulla conferma del paragrafo 8 i Fratelli d’Italia hanno votato contro, ma con qualche distinguo: Lara Magoni e Ruggero Razza hanno votato diversamente dalle indicazioni del gruppo cioè a favore dell’uso delle armi occidentali. I polacchi del Pis, anche loro nell’Ecr, hanno votato a favore.

I colleghi di Forza Italia (Partito popolare europeo) Caterina ChinniciSalvatore De MeoFlavio Tosi si sono espressi contro l’emendamento (si è astenuto Herbert Dorfmann dell’Svp). Gli stessi eurodeputati di Forza Italia/Ppe hanno votato a favore del testo complessivo. Contraria sia al testo della risoluzione che al paragrafo 8, invece, la Lega, che milita nel gruppo Patrioti per l’Europa (PfE). Contro la risoluzione ha votato anche una parte dell’opposizione, in particolare i Cinquestelle, i Verdi, Sinistra Italiana (The Left), mentre il Pd ha votato in grande maggioranza a favore del testo complessivo, pur votando contro l’emendamento 8 (hanno detto no Brando Benifei, Annalisa Corrado, Antonio Decaro, Camilla Laureti, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada, Alessando Zan e Nicola Zingaretti). La vicepresidente dell’Aula Pina Picierno ha votato a favore anche in questo caso, dichiarandolo pubblicamente, insieme ad Elisabetta Gualmini. Sulla risoluzione nel suo insieme gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.

Il voto del Pd è stato condito da un piccolo giallo: “Il voto contrario all’articolo 8 è stato sostenuto dalla maggioranza della delegazione, compreso il voto di Lucia Annunziata“, hanno spiegato alcune fonti, aggiungendo che c’è stato un errore da parte dell’eurodeputata al momento della votazione.

Il gruppo della Left si è spaccato: alcuni eurodeputati, come Carola Rackete, hanno votato a favore della risoluzione, altri contro. Il voto non è stato molto partecipato per motivi logistici: non pochi eurodeputati, anche italiani, sono dovuti partire prima per prendere l’aereo (Strasburgo è mal collegata con il resto d’Europa).

Le dichiarazioni della vigilia. “Noi oggi voteremo al Parlamento Europeo ‘no’ all’emendamento che prevede l’utilizzo delle armi al di fuori del territorio ucraino – aveva detto questa mattina ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, leader di Forza Italia – in sintonia con quello che ha sempre deciso il governo, e in sintonia con le scelte del Consiglio Affari Esteri che non ha approvato la proposta di Borrelli di usare le armi fuori dal confine ucraino. Voteremo a favore della risoluzione e sostegno dell’Ucraina. Noi siamo dalla parte dell’Ucraina. Ecco perché voteremo sì e continueremo ad aiutarla politicamente, finanziariamente e anche militarmente, ma non siamo in guerra con la Russia“.