PS: ...vale anche per manifestazioni per l'Ucraina e Israele...? oppure ...Il divieto si presenta in un momento già molto critico nel nostro paese, infatti il Decreto Legge Sicurezza già approvato alla Camera introduce misure che, secondo sindacati, associazioni, ma anche giornalisti e intellettuali, puniscono la protesta pacifica e minano i principi della democrazia? Grazie!
umberto marabese
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28 Settembre 2024 Giulia Bertotto
Nessuna manifestazione nella data del 7 ottobre. Questo è quanto deciso dalla prefettura di Roma, martedì 24 settembre. Infatti, il ministro Matteo Piantedosi ha fatto sapere che il blocco delle dimostrazioni ha la funzione di evitare “celebrazioni dell’eccidio”. A Roma, era infatti prevista una mobilitazione nazionale nel pomeriggio del 5 ottobre.
Tra le parole sotto osservazione del Governo quelle secondo cui il 7 ottobre 2023 sarebbe stato un “atto di resistenza”. Si sono però presto sollevate le voci di tutti i movimenti che denunciano il “genocidio in Palestina”:
MANIFESTAZIONI SOLIDALI CON LA PALESTINA VIETATE A ROMA E IN ITALIA
“La prescrizione da parte della Questura di Roma è un divieto politico”, hanno dichiarato i portavoce del movimento Giovani Palestinesi. Già in occasione della Giornata della Memoria, il ministro Piantedosi aveva scoraggiato i gruppi pro-Palestina dal riunirsi in protesta, in quanto le manifestazioni avrebbero potuto “assumere connotazioni lesive, sotto l’aspetto formale organizzativo e contenutistico” verso lo “spirito commemorativo in favore delle vittime delle leggi razziali”.
“Ancora una volta”, hanno replicano gli organizzatori, “il Governo italiano, forte della sua complicità con Israele, utilizza gli strumenti della repressione per mettere a tacere ogni forma di solidarietà nei confronti del popolo palestinese”.
Giorgio Cremaschi, noto sindacalista e militante di Potere al Popolo ha denunciato: “Il divieto di manifestare per la Palestina è una vergognosa violazione della Costituzione, mentre Israele uccide 500 persone al giorno. Ma non ci fermeranno”.
Organizzatori, comitati cittadini e associazioni, non ci stanno e annunciano che scenderanno in piazza lo stesso.
ANNULLATA LA CONFERENZA PAPPÉ-ALBANESE A SIENA
Annullata dall’Università di Siena, la conferenza che si sarebbe dovuta tenere sempre nella data del 7 ottobre. I relatori, il saggista israeliano Ilan Pappé e Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, hanno risposto inviando una lettera al rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, chiedendo di non ostacolare la sensibilizzazione sulla sofferenza del popolo palestinese, sottolineando come la libertà di parola e associazione siano principi democratici fondamentali nel mondo accademico.
Il divieto si presenta in un momento già molto critico nel nostro paese, infatti il Decreto Legge Sicurezza già approvato alla Camera introduce misure che, secondo sindacati, associazioni, ma anche giornalisti e intellettuali, puniscono la protesta pacifica e minano i principi della democrazia.
Proprio ai nostri microfoni l’onorevole Antonio Giordano di Fratelli d’Italia ha risposto alle critiche contro il DDL sicurezza: “Dobbiamo dare la sensazione di una Nazione coesa, compatta e stabile. In questo il tema della sicurezza è fondamentale”.
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