Le notizie vere che non vi danno:
LA PROPOSTA DI MARIO DRAGHI PER LE ARMI:
VIA I VINCOLI
AMBIENTALI E APPALTI CENTRALIZZATI COME
PER I VACCINI
Maurizio Blondet 5 Settembre 2024
Il “rapporto sulla competitività” che oggi sarà presentato da Mario Draghi a Bruxelles propone di semplificare e intensificare la produzione di armi in Europa. Tra i suggerimenti, la deroga ai vincoli ambientali e sociali e la creazione di una centrale unica per gli appalti ispirata alla procedura di acquisto dei vaccini Covid, per la quale Ursula von Der Leyen è sotto inchiesta da parte della Procura europea.
A volte ritornano: Mario Draghi è atteso oggi al Parlamento
europeo per la presentazione del suo rapporto sulla
competitività dell’Unione Europea.
Non si tratteràdi una assemblea plenaria, ma di una riunione a porte
chiuse con la presidente dell’Europarlamento Roberta
Metsola e pochi altri. La relazione sarà presa in grande
considerazione per il programma di lavoro della prossima
Commissione europea.
Ursula von der Leyen aveva annunciato di aver affidato
questo incarico all’ex presidente del Consiglio circa un anno
fa: “ho chiesto a Mario Draghi, una delle grandi menti
economiche europee, di preparare un rapporto sul futuro
della competitività europea“. Non si può fare altrimenti,
perché “l’Europa farà ‘tutto il necessario’ per mantenere il
suo vantaggio competitivo”, aveva detto la presidente
della Commissione UE. La presentazione del rapporto era
già stata programmata e piu’ volte rimandata nei mesi scorsi.
L’edizione europea di Politico ha riferito di averne letto alcuni
passaggi, secondo le anticipazioni pubblicate, piu’ che un
piano industriale per l’Unione Europea, quello redatto da
Mario Draghi sembra un piano di guerra. Nelle premesse
l’ex presidente del Consiglio evoca i rischi per la sicurezza
del Vecchio continente rappresentati dalla Russia: “Con il
ritorno della guerra nelle immediate vicinanze dell’UE,
l’emergere di nuovi tipi di minacce ibride e un possibile
spostamento dell’attenzione geografica e delle esigenze di
difesa degli Stati Uniti, l’UE dovrà assumersi una crescente
responsabilità per la propria difesa e sicurezza”,
ha scritto Draghi.
Per far fronte alle presunte minacce, nel rapporto viene
suggerita la creazione di una “Autorità per l’industria
della difesa”, una sorta di centrale unica per gli appalti
che dovrebbe replicare il modello di acquisto centralizzato
dei vaccini Covid. Una proposta già avanzata da Ursula von
Der Leyen, che aveva indicato quella procedura come esempio
da seguire, nonostante l’inchiesta che pende su di lui proprio
per le modalità attraverso cui era arrivata alla stipula dei
contratti con Pfizer. La famigerata vicenda dei messaggini
privati con il capo della multinazionale farmaceutica Albert
Bourla.
Tra le altre proposte per semplificare la vita all’industria
delle armi, Mario Draghi propone la rimozione dei divieti
per le aziende di accedere ai finanziamenti UE, compresi
quelli della Banca europea per gli investimenti e, ciliegina
sulla torta, la modifica dei quadri di finanza sostenibile,
ambientali e sociali dell’UE a beneficio del settore.
Come dire: vanno bene le politiche green che stanno
affossando l’industria europea e rendendo la vita impossibile
ai cittadini, ma quando si parla di armi possiamo, anzi
dobbiamo, chiudere un occhio.----
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