venerdì 23 febbraio 2024

BYOBLU24 - IL FUTURO DI MIRAFIORI PER STELLANTIS: AUTO ELETTRICHE CINESI...!

 PS:Un paio di mesi fa, l'Italia-pro governo...esultava perchè il Presidente dello stesso ha firmato lo Stop definitivo dell'accordo Cina-Italia della "...Via della seta..."...ora chiede in ginocchio aiuto alla stessa nazione: la Cina per cercare di riprendere il lavoro a Stellantis...con sede ad Amsterdan-Olanda! ..." un noto conduttore di telegiornali italiano :...che figura di  .erd. !!!!

umberto marabese

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La soluzione di Stellantis per rianimare il barcollante stabilimento di Mirafiori è quella di produrre automobili elettriche cinesi.

Il gruppo automobilistico più franco che italiano e con sede ad Amsterdam ha annunciato un accordo con l’azienda cinese Leapmotor per produrre un’automobile elettrica a Mirafiori, la storica fabbrica torinese da tempo in bilico, dove attualmente si produce la FIAT 500 elettrica e le Maserati.

L’accordo prevederebbe la nascita di una nuova società, la Leapmotor International, in cui Stellantis dovrebbe avere una quota del 51%. Già un anno fa il gruppo aveva investito 1,5 miliardi di euro per acquisire il 20% della società cinese.

Il piano partirebbe nel 2026 con una produzione di 150.000 automobili e prevederebbe anche i veicoli elettrici di prossimità urbana, in genere costruiti per non andare oltre a una velocità di 50 km/h.

Quest’ultimo punto andrebbe tenuto bene a mente, perché dovrebbe essere Leapmotor a fornire le proprie conoscenze, quindi gli operai di Mirafiori potrebbero finire per lavorare per i cinesi, che sull’elettrico hanno un vantaggio competitivo.

In ogni caso, Carlos Tavares sorride: “Leapmotor è un’opportunità per coprire un buco nel nostro business. Ora possiamo beneficiare della competitività in Cina e nel mondo”, dichiara l’amministratore delegato al quotidiano aziendale, quella Repubblica posseduta dal presidente del gruppo, John Elkann.

Mentre entrambi portano rispettivamente a casa 13,5 e 4,8 milioni di euro, nell’intervista non arriva alcuna parola sul futuro di Mirafiori, dove oltre 2.000 lavoratori sono in cassa integrazione. Per non parlare degli altri stabilimenti.

A ciò si aggiungono gli investimenti di Stellantis ovunque, tranne che in Italia. Algeria, Marocco, Polonia e Serbia: questi i Paesi in cui il gruppo ha annunciato l’impiego di risorse, mentre nel nostro Paese chiede soldi statali (dopo gli oltre 200 miliardi di euro già elargiti alla FIAT) per mantenere gli stabilimenti aperti.

Così Stellantis aveva minacciato il governo, che aveva a sua volta invitato il gruppo ad aumentare la produzione a 1 milione di veicoli, così come avviene in Francia.

Un mese fa, mentre dettava le condizioni all’esecutivo, il presidente John Elkann aveva anche mandato un altro messaggio all’esecutivo, andando a incontrare il capo dello Stato, Sergio Mattarella.

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