Dalla Sicilia al Veneto, gli agricoltori continueranno a manifestare anche questa settimana. Gli occhi sono però puntati su Roma, dove è stata confermata la marcia dei trattori nei prossimi giorni.
L’obiettivo è quello di fare arrivare la protesta sotto le sedi istituzionali. “Ci fermeremo solo se il governo ci ascolterà”, fanno sapere.
Gli agricoltori chiedono di non lavorare più in perdita, quindi a beneficio delle multinazionali che poi fissano il prezzo. Contestano anche le norme ambientaliste dell’Unione Europea, mentre rimane in discussione la questione delle tasse, con il ritorno dell’IRPEF sui terreni.
Protesta agricoltori a Roma: come si sta muovendo il governo
L’esecutivo starebbe pensando a una soluzione per prorogare l’esenzione sull’imposta e chiede di ridiscutere la contestata politica agricola europea.
Giorgia Meloni ha anche parlato di nuove risorse economiche da destinare alla categoria: “Aumenteremo le risorse del PNRR per il comparto agricolo da 5 a 8 miliardi di euro”, ha detto il presidente del Consiglio.
Resta da capire quale sarà l’esito delle proteste nella Capitale e se le promesse politiche soddisferanno gli agricoltori, che sono in parte critici anche nei confronti della Coldiretti, la principale associazione di rappresentanza della categoria.
Agricoltori da Roma fino a Sanremo?
“Raggiungeremo Roma tramite la via Cassia, l’obiettivo è quello di convogliare più mezzi possibili”, annuncia Andrea Papa, portavoce di Riscatto Agricolo.
“Attendiamo 2.000 trattori, stasera annunceremo la data”, dice Danilo Calvani, portavoce del gruppo Agricoltori Traditi e già esponente del movimento dei Forconi.
La protesta potrebbe arrivare addirittura fino a Sanremo, in occasione del Festival. Gli agricoltori che da giorni manifestano a Orte, in provincia di Viterbo, hanno lanciato l’appello al presentatore Amadeus: “Gli chiediamo di ospitarci per raccontare a tutti le nostre ragioni. L’agricoltura sta morendo“.
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