A pochi giorni dall’inizio dal secondo anniversario di quella che il 24 febbraio 2022 il Cremlino ha nominato ‘Operazione militare speciale’, l’esercito russo segna una vittoria storica che potrebbe aprirgli la strada verso una ampia avanzata sul territorio ucraino. Nelle scorse ore i soldati della 55° brigata Tuva hanno issato la bandiera della Federazione Russa all’interno del parco cittadino della città di Avdiivka, nel territorio della Repubblica Popolare di Dontetsk.
La conquista della città è avvenuta a seguito di una vasta operazione a tenaglia, che visto impegnate sia l’aviazione che la fanteria russa e che ha costretto alla ritirata le forze armate ucraine, nonostante l’intervento della 3° brigata d’assalto, composto anche da veterani del battaglione Azov e considerata un corpo d’elite dell’esercito di Kiev.
La conquista Adviika rappresenta una svolta per l’esercito russo non solo perché da qui partivano spesso i colpi di artiglieria diretti sulla città di Donetsk, ma perché la città rappresentava un importante centro logistico per i rifornimenti delle forze armate ucraine e ora si appresta a diventare uno snodo fondamentale per l’esercito russo, in grado di collegare il fronte sud al fronte nord.
Oltre che sul piano strettamente strategico, non è da sottovalutare il peso politico di questa vittoria. Il prossimo 24 febbraio, in occasione nel secondo anniversario della guerra in Ucraina, Vladimir Putin potrà presentare al suo popolo una vittoria di peso, mentre, sul fronte di Kiev, la sconfitta arriva pochi giorni dopo la rimozione del popolare capo di stato maggiore Valery Zaluzhny voluta dal presidente ucraino. Una scelta criticata dai think thank americani e che ha generato malumori anche tra i ranghi dell’esercito. Il capo di Stato Maggiore appena nominato, il generale Oleksandr Syrsky, inaugura dunque la sua nuova carica con una pesante sconfitta che ricade su Volodymyr Zelensky, il quale lo aveva nominato a capo delle forze armate solo pochi giorni fa.
L’eco di questa sconfitta è risuonato immediatamente anche a Washington, dove da settimane è incagliato il nuovo pacchetto di aiuti destinato all’Ucraina, bloccato dal veto dei repubblicani. Joe Biden ha chiamato nelle scorse ore Zelensky, secondo un comunicato ufficiale della Casa bianca il presidente americano gli avrebbe detto che “l’esercito ucraino è stato costretto a ritirarsi da Avdiivka dopo che i soldati ucraini hanno dovuto razionare le munizioni a causa della diminuzione delle forniture per via dell’inerzia del Congresso”, Biden avrebbe poi garantito a Zelensky il pieno sostegno bipartisan da parte del governo e del congresso.
La nuova vittoria russa potrebbe ora fornire uno slancio fondamentale all’esercito russo, in vista di una possibile offensiva che potrebbe svilupparsi nel corso della primavera, proprio in coincidenza con le elezioni presidenziali in cui sarà impegnato Vladimir Putin.---
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