L’Austria va in controtendenza in Europa, aumentando i rifornimenti diretti di gas russo. Il ministro dell’Energia, Leonore Gewessler, ha comunicato che la dipendenza da Mosca ha raggiunto quota 98% lo scorso dicembre.
Gas russo in Austria: “Stiamo finanziando la guerra in Ucraina”
Le importazioni dalla società russa Gazprom hanno quindi registrato un aumento, perché ammontavano all’80% nel periodo precedente all’operazione militare in Ucraina.
“La diversificazione delle nostre importazioni di gas procede troppo lentamente“, ammette Gewessler. “Stiamo finanziando indirettamente una guerra atroce in Ucraina”, ha aggiunto il ministro dell’Austria, nazione militarmente neutrale.
Accordo Austria-Russia tra clausole e convenienza
Il motivo sarebbe legato ai vincoli contrattuali ma anche alla convenienza. La multinazionale dell’energia OMV avrebbe sottoscritto un contratto fino al 2040 con Gazprom. L’accordo prevederebbe una clausola che obbliga la società austriaca all’acquisto di una quota fissa di gas russo, che passerebbe dal gasdotto Trans Austria Gas Pipeline.
Le importazioni da Mosca coprirebbero quasi interamente la domanda di gas in Austria e sarebbero anche meno costose rispetto a quelle provenienti dalla Germania o dall’Italia: in questi Paesi la tassazione sarebbe più elevata, dice Christoph Dolna-Gruber, esperto dell’Agenzia austriaca per l’energia.
Gas russo in Austria ed Europa: la situazione
Questa dipendenza potrebbe tuttavia rappresentare un rischio per l’Austria, sottolinea ancora Leonore Gewessler: “Negli ultimi due anni è stato dimostrato che la Russia utilizza le forniture energetiche come arma“, dice il ministro austriaco, riferendosi probabilmente al periodo di ottobre 2022, quando le forniture da Mosca scesero al 17%.
Mentre il governo austriaco appare ancora incerto sul da farsi, la vicenda mostra comunque la disorganizzazione dell’Europa, che si è inimicata un partner energetico sicuro, senza danneggiarlo in modo significativo.
Se l’Austria continua ad acquistare il gas russo, altri Stati hanno ridotto le importazioni, per rivolgersi ad altri fornitori di gas liquefatto come gli Stati Uniti, oppure per acquistare comunque i prodotti energetici russi da Paesi terzi. Tutto ciò, a un prezzo più alto.
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