mercoledì 13 giugno 2018

Maurizio Blondet - L’EURO – CHE UNISCE I POPOLI EUROPEI...

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(copio e incollo:)
Il primo ministro Conte annullerà la visita a Parigi.  Il ministro degli Esteri Moavero convoca l’ambasciatore francese  (Macron  ammassa truppe al confine?).    In  Germania, il ministro degli interni Seehofer si complimenta con Salvini, e spacca con la Merkel. AfD sta per raggiungere lo SPD, sul piano elettorale esarà il secondo partito.

La differenza fra un cambio fisso e una guerra civile non salta all’occhio. Perché non c’è. Un giorno capirete.”

(vecchia profezia di Alberto Bagnai)
«I cambi fissi sostituiscono le fluttuazioni del cambio con quelle dell’occupazione. Il vero motivo per sostenere i cambi fissi è, in effetti, il controllo della classe lavoratrice».                       
  Frank Hahn (Economista, Berlino 1925, London School of Economics, Cambridge 2013)...

Sulle nomine dei sottosegretari...

Con il giurista e  magistrato  Luciano Barra Caracciolo a fianco di Paolo Savona, come sottosegretario alle politiche  europee,  questo si conferma il governo più competente che mai abbiamo avuto.  Senza parlare degli altri nominati: una squadra di competenze quarantenni che (sto scoprendo) esisteva in Italia, fra noi, e che l’Establishment  piddino e progressista – che poteva benissimo cooptarli – ha invece tenuto da parte, i suoi media li hanno censurati, resi sconosciuti ai più, non-persone  (alla Orwell).  Ci sarà un luogo speciale nell’inferno (come dice Trump) per chi spreca tali eccellenze perché ha paura di chiamare al suo fianco  chi è migliore di sé.
Oltretutto, questo governo unisce – miracolosamente  – l’ottantenne di polso e di genio (che quelli di prima hanno lasciato da parte) con la generazione dei quarantenni di eccellenza; unisce Nord e Sud; ridà un senso e uno scopo collettivo ad un’Italia  paurosa, rassegnata al declino, senza carattere e vile.   E non solo:  è la speranza di una riforma della UE  – che tutti a parole riconoscono necessaria –  che farebbe bene anche agli europei.
Il lettore non ha l’obbligo di seguire il blog di Barra Caracciolo, che è
Nè ascoltare le suelucidissime interviste:



Basti sapere che è un coerente e  lucido  critico dell’euro e dell’UE, e    energicamente obiettato chei tratatti UE minano la Costituzione dell’Italia (“la più bella del mondo”; per coloro che l’hanno  asservita alla BCE). Giusto per toccare  con mano  la differenza fra il “giurista Mattarella” e il giurista costituzionalista Barra Caracciolo, ricordo che Mattarella,  a proposito  dell’Aquarius, ha avuto la faccia di dire  che le frontiere sono segni convenzionali (come dice l’Establishmentglobalista transnazionale)
Al che il giurista  Barra Caracciolo ha replicato: “…senza frontiere non sarebbe possibile imporre vincolo esterno di pareggio di bilancio…per la materiale irrilevabilità della contabilità nazionale. O forse i confini vanno bene solo per questo?”.

Quanto alla questione “accogliamoli tutti”, Salvini è razzista…


La narrazione  PD, Rai e Vaticano:-Scappano tutti da guerre e persecuzioni -I soldi per l’accoglienza ce li dà l’UE -Un elevato numero di richiedenti asilo è stato trasferito in altri paesi
La realtà: -I diniegati sono oltre la metàL’UE contribuisce per il 2% -La “relocation” è un fallimento

MITE AVVISO AI CARDINALI: ATTENTI, STATE SUPERANDO IL SEGNO

Sul caso Aquarius,  il cardinal Ravasi ha voluto dire la sua. con citazione evangelica: “Ero straniero e non mi avete accolto”.
Ha avuto l’evangelica risposta che merita: “Guai a voi, dottori della Legge,che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate neppure con un dito” (Luca 11,46)
Sì, perché il cardinal RAvasi, assetato di mondanità, è quello che ha promosso la sfilata di moda “sacra” al Metropolitan Museum di New York, «Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination» [cf. QUIQUI], alla quale il Vaticano ha prestato ” paramenti sacri presi dalle sacrestie storiche della Città del Vaticano ed appartenuti e indossati dai Sommi Pontefici; paramenti finiti mescolati su una passerella di donne che hanno sfilato mezze nude con delle mitrie episcopali in testa e con dei simboli da sempre preziosi alla fede cattolica, posti in rilievo sulle parti più inopportune dei loro corpi, più nudi che vestiti.
Per molto meno, Gesù Cristo prese a frustate i mercanti nel cortile interno del Tempio di Gerusalemme. Cosa sarebbe accaduto se avesse visto le attricette dell’antica Giudea vestite con le insegne del Sommo Sacerdote?
Dove Donatella Versace posa davanti alla tiara del beato Pontefice Pio IX.
La corona di spine di Cristo  ridotta a collanina per efebi e pederasti.

















Ora, so che la neo chiesa presso   non crede al soprannaturale e se ne infischia dei segni e degli avvertimenti dei veggenti e delle Apparizioni. Ma attenti a non superare il segno. Qualcuno almeno legga, fra una sfilata blasfema e un invito al Bilderberg,  delle visioni di Bruno Cornacchiola, romano, contemporaneo, a cui la Vergine parlò:
“Satana regna oramai in tutti i posti più alti di
comando […]. Satana entrerà nei posti guida della Chiesa. […]. Le tentazioni saranno terribili, il mondo vivrà in
una confusione tale che gli eletti stessi sosteranno nel dubbio. Non c’è scampo
[…] tutti vivranno momenti terribili di guerra, distruzione e di caos politico, religioso e culturale.
Quanti errori e quante eresie serpeggiano in ogni nazione, in ogni convento. […]. Quello che occorre è l’apostolato individuale non l’apostolato monopolizzato […]. Bisogna che si lavori tra le anime nell’apostolato individuale: chi conosce e sa fare, senza alcuna previa autorizzazione, deve lavorare” (op. cit., p. 73).
Profezia del 7 aprile 1966: “Si vede la basilica di San Pietro che ha la faccia tutta rovinata, la guardiamo e piangiamo” (op. cit., p. 169).
Il 1° agosto 1966: “Mi son trovato davanti alla chiesa detta della Scala Santa, nella piazza adiacente ove c’è
l’obelisco. Vi era allestita come una sala con vescovi e cardinali. D’improvviso crolla sopra molti vescovi,
cardinali e altri tutta la facciata della chiesa” (ivi).
Il 12 novembre 1986: “Vedo molti sacerdoti con la loro talare e religiosi  con il loro saio: tutti in fila e degli aguzzini che li spingono e trascinano uno alla volta su un palco di legno. Li facevano inginocchiare e chiedevano loro. ‘Getta l’abito’. Alla risposta ‘No!’ gli prendevano la testa e gliela mettevano su un ceppo e lì venivano
decapitati dal boia che aveva una scure” (op. cit., p.174)
1 gennaio 1988: “Avete degli esempi, Sodoma e Gomorra: non si pentirono, non fecero penitenza e conoscete quello che la giustizia ha fatto di loro.[…]. Se non vi convertirete ferro e fuoco scenderà sopra
di voi. […]. Quello che voi chiamate pace non è altro che inganno perché manca la conversione e tutto si sta
preparando per una satanica guerra” (op. cit., p. 187).
La notte del 31 dicembre 1984: “Mi sento trasportare nel centro di Roma e
precisamente a piazza Venezia. Lì c’è una folla radunata che gridava: ‘Vendetta!’. Scorreva molto sangue in tutto il mondo, tutto il mondo imbrattato di sangue. Improvvisamente tutta quella gente si mette a gridare: ‘Tutti a San Pietro!’ e continuavano a gridare: ‘Vendetta!’. Sul piazzale all’interno del colonnato
c’erano il papa, i cardinali, i vescovi e i sacerdoti. Tutti piangevano. Meraviglia: erano scalzi e la Madonna che
grida. ‘Fate penitenza!’ ” (op. cit., p. 207).
Profezia del 21 luglio 1998: “Ho sognato che musulmani circondavano le chiese e chiudevano le porte e dai tetti gettavano benzina e davano fuoco, con dentro i fedeli in preghiera e tutto andava a fuoco” (op. cit., p. 210). All’alba del 10 febbraio 2000 un altro sogno angoscioso: “Mi trovo a San Pietro […] una folla di barbari correva dentro la basilica uccidendo chiunque incontrava. […]. Tutti i sacerdoti presenti erano con l’abito talare,
ai lati del sagrato i vescovi erano a sinistra i cardinali a destra e pregavano in ginocchio col viso a terra” (op.
cit., p. 210).
21 settembre 1988: “Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine” (op. cit., p. 218).
Il 4 gennaio 1992: “I cristiani si combattono perché non hanno più un capo che li guidi” (op. cit., p. 219).
Il 26 gennaio 1996: “Questa notte ho visto la basilica di San Pietro andare a fuoco” (op. cit., p. 220).
La più paurosa profezia è del 12 marzo 1983: “Il pericolo è alle porte, una guerra atomica, se non si
fa come ho detto, è inevitabile.[…]. Parlo a tutti, l’atomica è pronta, gli uomini senza coscienza minacciano di usarla e il pericolo è sempre più vicino di quanto non pensiate” (op. cit., p. 223).
Il 13 luglio 1998: “Questa notte ho sofferto molto in sogno. C’era la guerra e gli stranieri invadevano l’Italia

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