Giovani in un villaggio della Cisgiordania costretti ad alzarsi dal letto per una pratica di “mappatura” da parte dei militari israeliani
di Harriet Sherwood - «The Guardian».
All’inizio di questa settimana sono andata a Nabi Saleh, un villaggio della Cisgiordania da quasi due anni teatro di proteste settimanali, dovute alla presenza di una sorgente d’acqua nei paraggi. Si tratta di un piccolo villaggio di circa 550 residenti e la sorgente si trova su un pezzo di terra che i Palestinesi sostengono sia proprietà privata. Però i coloni di Halamish, dall’altro lato della valle, nel 2008 hanno avviato dei lavori per trasformare la sorgente in un’area per picnic e tempo libero per soli ebrei. Le manifestazioni settimanali degli abitanti del villaggio che ne sono seguite sono diventate una parte stabile del movimento di protesta popolare in Cisgiordania, che è perlopiù non violento – o quantomeno comincia come tale...continua...
http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/6876-bambini-palestinesi-svegliati-PS: Il "mondo" dovrebbe intervenire a questi soprusi, sopratutto quello "occidentale" nel ricordo di quelli inflitti agli Ebrei dai nazisti. Forse se allora, tipo quello di obbligargli di portare la stella di David sul braccio o dipingerla sulla porta di casa, i politici avesseroi capito dove si amdava a finire.....!
Oggi, settantanni dopo, qualcuno continua con questi soprusi, solo all'apparenza inocui.
Buon giorno, umberto marabese
Nessun commento:
Posta un commento