TAWARGHA - Le palazzine bruciano piano. Un lavoro metodico, svolto senza fretta. Quelle che non si incendiano subito restano dimenticate per qualche giorno: porte e finestre sfondate, tracce di fumo sui muri, stracci di vestiti e schegge di mobili sparsi attorno. Poi gli attivisti della rivoluzione tornano ad appiccare il fuoco aiutandosi con la benzina ed il risultato è assicurato. Nei viottoli sporchi sono abbandonati alla loro sorte cani, galline, conigli, muli, pecore, mucche. ...continua...
http://www.corriere.it/esteri/11_ottobre_16/cremonesi-incendi-terrore-
PS: <<La storia non è nuova. Le cronache della resa delle truppe fedeli al Colonnello a Tawargha contro le colonne dei ribelli di Misurata sostenuti dai bombardamenti Nato era arrivata il 13 agosto. E quasi subito Amnesty International e altre organizzazioni per la difesa dei diritti umani avevano denunciato massacri, abusi di ogni tipo e soprattutto deportazioni di massa.>>
Mentre giustamente critichiamo e chiediamo giuste punizioni per i "delinquenti" italiani, vi ricordate che siamo sempre in guerra contro la Libia( oltre che in Iraq, Kossovo, Afghanistan)ha supportare i "delinquenti"che compioni quanto denunciato da Amnesty Interrnational? Ricordarlo, ogni tanto, visto che le cronache non ne parlano più, non fa male!
Buona notte, umberto marabese
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