venerdì 14 ottobre 2011

A Torino prospera la casta dei Barbieri.

Nelle aziende partecipate i top manager hanno escogitato il modo per aggirare il taglio dei compensi: l'ad della Gtt si assegna una consulenza da 160 mila euro e Magnabosco (Amiat) si fa assumere come dirigente commerciale. Con il voto unanime dei cda.

Mentre giornalisti e opinione pubblica fanno barba e capelli alla classe politica nazionale e locale, nel sottobosco degli incarichi di sottogoverno prospera la "Casta dei Barbieri". Una torma di manager che si muove in seconda linea, lontano dai riflettori e per questo molto spesso protetta da occhi indiscreti.
A voler guardare dal buco della serratura, però, è facile scorgere il proliferare di episodi più o meno gravi di malcostume. Alla Gtt, l’azienda dei trasporti in procinto di entrare nella grande holding del Comune di Torino assieme all’Amiat e a Trm, l’amministratore delegato Roberto Barbieri decide di affidare a se stesso una consulenza nel settore commerciale e marketing da 160 mila euro. Una cifra enorme per un dirigente che già percepisce per il suo incarico uno stipendio pari a 60 mila euro l’anno più un’indennità legata al conseguimento del risultato di 30 mila euro...continua...
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/a-torino-prospera-la-casta-dei-barbieri-2337.html
PS: E poi i sindaci, sopratutto quelli del Pd, reclamano perchè il Governo fa grossi tagli ai Comuni.  Per me ne fa ancora troppo pochi; l'esempio del comune di Torino, nell l'articolo ben specificato, ne dimostra la verità.  
umberto marabese

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