La Chiesa e la legge sulla parità. Bresso: tesi anti-scientifiche.
MAURIZIO TROPEANO-torino
Chi con metodo scientifico coltiva la tesi che l’omosessualità sia curabile non può venir discriminato, censurato o ostacolato (anche nell’accesso ad eventuali finanziamenti) da una legge regionale di divieto di ogni forma di discriminazione». Il centro cattolico di Bioetica dell’Arcidiocesi di Torino ha inviato al presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, le sue osservazioni sulla proposta di legge sulla parità di trattamento presentata dalla consigliera regionale Mercedes Bresso. Il parere dell’Arcidiocesi era stato espressamente richiesto dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale ed è stato inviato lo scorso 22 settembre. Il punto di partenza della Chiesa non è nuovo perché ribadisce la richiesta che l’approvazione di quella proposta non deve servire come «pretesto per tradurre in norme legislative l’ideologia del “Gender”».
....continua...
PS: Se si applicasse a testa bassa questa "dottrina" dell'Arcidiocesi Torinese bisognerebbe porsi una domanda: ma le messe chi le celebrirebbe, le suore forse?
umberto marabese
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