Il Pd non riesce a imporre lo scioglimento dei monogruppi. La riunione, tesissima, si è conclusa con un nulla di fatto, passando la patata bollente a Morgando. E tra Reschigna e Stara volano gli stracci.
Pd uno e trino. Nonostante gli appelli all’unità e i proclami di contenimento dei costi della politica, il partito democratico continuerà ad essere rappresentato a Palazzo Lascaris da tre gruppi: quello doc (12 consiglieri) guidato da Aldo Reschigna, “Uniti per Bresso” dove siede l’ex presidente, e “Insieme per Bresso” del solitario Andrea Stara. La riunione dell’altro giorno tra i tre capigruppo e il segretario regionale Gianfranco Morgando lungi dal risolvere la questione ha ancor più esacerbato le posizioni,...continua...
http://www.lospiffero.com/cantina/in-regione-resta-la-trinità-democratica-2371.html
PS: <<In ballo, com’è noto, sono le dotazioni finanziarie:
(230-250 mila euro l’anno=240x3gruppi=720x5anni=3.600.000€=6.969.600.000di vecchie £) e di personale di cui godono i gruppi autonomi, anche quelli costituiti da un solo consigliere. Privilegi che oltre ad essere decisamente invisi all’opinione pubblica....>>. E poi noi del C/S gridiamo a Berlusconi di andarsene? Con quale coraggio? Con quale etica politica? Con quali prospettive se ci sono tre "gruppi" Regionali sovenzionati, e come anche, da noi cittadini, dello stesso partito che grida "ladri" agli altri? Qualcuno dice, ma come facciamo se non vogliono lasciare? Basta un po' di coraggio: si cacciano e di brutto dal PD! Se non si fa, significa che la differenza dal PDL è e resta solo la "L".
umberto marabese
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