Scritto da Thierry Meyssan Sabato 02 Luglio 2011 22:15
Per una volta, Thierry Meyssan non ci fornisce una fredda analisi di evoluzioni geopolitiche. Riferisce i fatti di cui è testimone: la storia di un suo amico, l’ingegnere Khaled K. Al-Hamedi. Una storia fatta di orrore e di sangue nella quale la NATO incarna il ritorno della barbarie. Tripoli (Libia) 1 Luglio 2011
- Era una festa di famiglia alla libica. Tutti avevano appena celebrato il terzo compleanno del piccolo Al-Khweldy. I nonni, i fratelli e le sorelle, i cugini e le cugine gremivano la tenuta familiare di Sorman, settanta chilometri a ovest della capitale, un grande parco entro cui sono state costruite le villette degli uni e degli altri, delle sobrie case a un piano.
Nessuno sfarzo, ma la semplicità delle genti del deserto. Un ambiente pacifico e unito. Il nonno, il maresciallo Al-Khweldy Al-Hamedi, vi allevava uccelli - È un eroe della Rivoluzione che ha partecipato al rovesciamento della monarchia e alla liberazione del Paese dallo sfruttamento coloniale. Tutti sono fieri di lui -. Il figlio, Khaled Al-Hamedi, Presidente dell’IOPCR, una delle più importanti associazioni umanitarie arabe, vi allevava cervi. Una trentina bambini scorrazzavano verso ogni dove in mezzo agli animali.
Si preparava anche il matrimonio di suo fratello Mohammed, partito per il fronte a combattere i mercenari stranieri inquadrati dalla NATO. La cerimonia doveva aver luogo qui, tra pochi giorni. La sua sposa era già radiosa...
continua: http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/6419-il-massacro-di-sorman.html
PS: Nichi Vendola, se ci se, batti un colpo!
Saluti da umberto marabese.
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