Il segretario del Pd striglia i suoi dirigenti che vogliono abolire il "Porcellum". E prende le distanze dal fronte guidato da Veltroni. Parisi si dice pronto a fermare la macchina referendaria: "Ma solo se Bersani dice cosa vuole fare...". Dal Pdl Vizzini rilancia: "E' meglio un confronto in parlamento".
Può un referendum spaccare un partito? In teoria no, specie se, come spesso avviene, viene data libertà di coscienza. Ma nel caso in questione il referendum (elettorale) è ancora in embrione e il Pd si sta già spaccando. Non tanto sulla posizione da tenere quanto sulla bontà stessa dell'iniziativa politica. C'è un fronte trasversale, in seno ai democratici, che vuole dire basta all'attuale legge elettorale, il cosiddetto "Porcellum". Bersani, però, mette le mani avanti e dice: "Le leggi elettorali si fanno in parlamento e la nostra proposta è buona e giusta. Chiedo a tutto il gruppo dirigente del Pd di stare su questa posizione"...
continua....http://www.ilgiornale.it/interni/la_legge_elettorale_spacca_pd_e_bersani_
PS: A cominciare dal Presidente della Repubblica, noi di C/S la prima parola che pronunciamo alla mattina è "...nella nostra Carta Costituzionale c'è scritto che...", bene, perchè allora non smettiamo di abbottonarci adosso un sistema elettorale ad ogni volta che si prospettano elezioni e non recuperiamo quello che è scritto "...nella nostra Carta Costituzionale..."?
Buona notte da umberto marabese
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